E’ altamurano doc, e nonostante la giovane età, un punto di riferimento per la squadra. Gioca con l’orgoglio di rappresentare il proprio popolo, la propria gente, Carlo Clemente, centrocampista classe ’98 scuola Bari. Il sogno del professionismo, la speranza playoff nel girone H di serie D, e i ricordi vissuti nel settore giovanile del capoluogo pugliese, il mediano del Team Altamura si racconta ai nostri microfoni.

Carlo, partiamo dalla partita di ieri, una sconfitta per 5-2 sul campo del Cerignola. Che gara è stata?

«Mah, è stata una partita strana. Sicuramente spettacolare, forse divertente per chi la vedeva da fuori, ma per noi è stata una brutta sconfitta, in un derby peraltro. Eravamo andati due volte in vantaggio e siamo stati ripresi, due volte, fino a che siamo crollati. Peccato, anche se c’è da dire che il Cerignola in casa è un avversario molto ostico da battere, non hanno mai persi e hanno il miglior rendimento interno di tutto il girone H».

In virtù di questa sconfitta, cambiano i vostri obiettivi per il termine della stagione?

«Assolutamente no, continueremo a lottare per i playoff. Quello è il nostro obiettivo iniziale, e per quello lotteremo fino alla fine. Non abbiamo un calendario affatto semplice di qui alla fine del campionato, però ci proveremo».

Per quanto riguarda la promozione in C, invece, discorso chiuso per il Picerno?

«No, non penso sia chiuso, anzi. Mi aspetto qualche sorpresa, e penso che fino alla fine del campionato non sia detta l’ultima parola. Non so chi vedo favorito tra Cerignola e Taranto per un’eventuale rimonta sul Picerno, ma penso che si deciderà tutto all’ultima giornata».

Tornando alla tua esperienza, che effetto fa difendere i colori della propria città?

«Un orgoglio immenso, sono a casa mia e lotto per la maglia della mia terra. Cerco di essere un punto di riferimento a dispetto della giovane età, ma mi fa enormemente piacere stare qui e dare il mio contributo per Altamura. Il primo anno qui avevo un pre-contratto con il Bari, poi c’è stata la possibilità di tornare qui e non ho esitato un secondo».

A proposito di Bari, come è stato il tuo percorso giovanile nella società biancorossa?

«Molto positivo, ho fatto tutta la trafila nel Bari, sono stato tanti anni partendo ragazzino e arrivando fino in Primavera. Come ho già detto avevo firmato un pre-contratto, poi dopo il fallimento della società mi sono trovato libero. E’ stata una bellissima esperienza, ricordo di aver giocato contro tanti ragazzi talentuosi, Moise Kean su tutti. Sono vere le voci che girano su di lui, era impressionante già da “piccolo”, si portava 3-4 avversari dietro».

Quali sono i tuoi punti di forza e dove pensi di poter ancora crescere?

«Diciamo che sono un centrocampista di quantità, un recupera-palloni. Provo a dare tutto in campo, cercando di anteporre sempre il risultato della squadra a tutto il resto, per me la squadra viene prima di tutto. Sicuramente devo migliorare dal punto di vista tecnico, ma sono ancora giovane e mi allenerò per migliorare giorno dopo giorno fino alla fine».

In chiusura, che ti auguri per il tuo futuro?

«Beh, sicuramente di approdare nel professionismo. Sarebbe stupendo arrivarci con l’Altamura, magari dopo i playoff quest’anno. Se non sarà così spero in una chiamata per potermi giocare le mie carte, anche se ora ogni discorso è rinviato al termine del campionato. Poi si valuterà il da farsi e vedremo un po’ cosa sarà del mio futuro».