Prima la Coppa su scala regionale, poi il campionato ed infine la coccarda tricolore con la conquista della fase nazionale della Coppa Italia. E’ stata una stagione da record per il Casarano, regina dell’Eccellenza pugliese. Una corazzata costruita per vincere ma che ha dovuto superare ardui ostacoli prima di poter trionfare. Tra i grandi protagonisti l’estremo difensore campano Rino Iuliano, tra gli ultimi arrivati ma subito parte integrante di un gruppo scintillante.

“Nonostante il grave infortunio patito lo scorso anno – esordisce il Giaguaro ai nostri microfoni – Ero ancora sotto contratto ad Avellino fin quando non è stato decretato il fallimento della vecchia società e la ricostituzione di un nuovo club ripartito dalla quarta serie. Ho avuto qualche proposta ma pensavo prima di tutto a recuperare dall’infortunio per farmi trovare pronto nella seconda parte di stagione. Certo, non pensavo di scendere in Eccellenza ma alla fine si è rivelata la scelta giusta”.

Dopo una serie di pourparler, un’idea palesata e poi concretizzata: “Ho accettato Casarano per il calore della piazza, le referenze sulla società e lo staff tecnico ed un parco giocatori che non ha nulla a che vedere con la categoria – prosegue Iuliano – Il progetto è lungimirante, la società si è confermata davvero impeccabile, sicuramente più organizzata di tante compagini di C e D. L’Eccellenza pugliese è notoriamente la più livellata tecnicamente ed agonisticamente, con realtà come Brindisi, Barletta, Gallipoli che fino a pochi anni fa viaggiavano in pianta stabile tra i professionisti e tante outsider insidiose. Sono arrivato con la squadra a +9 sulla seconda e con un obiettivo preciso: portare a casa tutte le competizioni possibili”.

E l’ex portiere di Salernitana, Potenza, Messina ed Avellino ci ha messo del suo, parando anche cinque rigori, tutti decisivi: “Ho pian piano recuperato la condizione e mi sono messo a disposizione del mister, riuscendo a dargli il supporto che il club si aspettava da me. Con una squadra del genere è stato tutto più facile, dal capocannoniere Di Rito ad Agodirin passando per Gennaro Esposito e Archimede Morleo: tutta gente che non ha nulla a che vedere con questa categoria. Ma quel che più mi ha impressionato è stata l’applicazione ed il valore dei più giovani come Palmisano e degli under: tutti bravi ma mi permetto di fare due nomi su tutti, Giuseppe Cianci (finito nel mirino del Parma, nda) e Luka Lobjanidze, due classe 2000 che possono aspirare ad arrivare in alto”.

Ora è tempo di staccare la spina: “E’ stato un anno intenso, dal completo riassesto fisico al ritorno in campo. Ora è giusto prendersi una pausa e, dopo la tornata elettorale che mi vede scendere in campo al fianco di Alberico Gambino a Pagani, godersi l’estate quando finalmente inizierà. A Salerno? Senza dubbio – conclude Iuliano – Anche durante la stagione nei ritagli di tempo sono stato allo stadio con amici di sempre a sostenere la “mia” Salernitana, spero che le acque si calmino e si possa festeggiare tutti insieme un grande centenario. Il mio sogno? Fare un altro campionato con Merino, perchè no magari proprio a Casarano a cui va la mia priorità per il futuro”.