La voglia di puntare sui giovani, costruendo il presente, e l’immediato futuro, su un principio cardine, progettualità. Il Chieri riparte da Massimo Morgia, esperto tecnico romano l’anno scorso sulla panchina del Mantova, protagonista del testa a testa con il Como nel girone B di serie D. Parliamo delle ambizioni e delle aspettative in vista della prossima stagione, con il team manager Vittorio Gay.

Vittorio, Morgia sarà anche il responsabile del settore giovanile…

«Scelta fortemente voluta dal presidente Luca Gandiniper noi si tratta di un unico percorso che si baserà sulla continuità. Gli allenamenti di tutto il settore giovanili saranno strutturati sui principi e sulle idee di Morgia, non è una scelta solo di facciata, ma crediamo fortemente nei nostri giovani, vogliamo attingere dalle nostre formazioni giovanili stagione dopo stagione».

Si è parlato molto del calcio all’olandese. Vuoi spiegarci di che si tratta?

«Sicuramente si lavorerà su entrambi le fasi, tutti i giocatori dovranno attaccare e difendere, senza distinzioni di ruolo, il modello è sicuramente ispirato alle squadre olandesi più famose, ma anche alla Nazionale di Cruijff. Siamo già al lavoro anche per strutturare gli allenamenti, le formazioni giovanili a turno si alleneranno con la prima squadra, ci sarà una divisione in trimestri. Faranno esperienza con calciatori di serie D e alcuni reduci dalla serie C, poi quando affronteranno le loro gare, potranno contare sul ritmo, sulla cattiveria agonistica respirata in prima squadra».

Credete tanto nei giovani a Chieri?

«Assolutamente, aggregheremo diversi giovani alla prima squadra per il ritiro, in più tanti le squadre del settore giovanile si alleneranno in modo alternato, per dare una possibilità ulteriore di crescite, ci sarà tanta intercambiabilità. Un’occasione di arricchimento per tutti, calciatori e staff, un’occasione di crescita per i nostri ragazzi, che si confronteranno con diverse metodologie di lavoro. Basti pensare che l’anno scorso abbiamo fatto esordire un ragazzo classe ‘2002, Thomas Gerbino centrocampista, che abbiamo già confermato. Ha giocato diverse partite da 16 enne, penso che siamo l’unica società insieme al Mantova ad aver fatto esordire un ragazzo del ‘2002».

Crescita sostenibile, continuità, sono queste le ricette per la promozione in C?

«Noi sicuramente ci puntiamo, e sono convinto fortemente che con questa metodologia di lavoro ci arriveremo, ma non abbiamo fretta, né la voglia di fare come hanno fatto diverse realtà della C. Spendere milioni un anno per giocatori strapagati e fallire in caso di mancata promozione. Alcune società ripartiranno dal campionato di Promozione, noi vogliamo attingere anno dopo anno dai nostri giovani, e crescere in maniera sana e sostenibile. Anche per questo abbiamo dato mandato al mister sul settore giovanile, il Chieri sarà un’unica realtà in crescita».