“Ciao Cristiano, regalami un sogno”. È iniziata più o meno così la conversazione tra un giovane salernitano in vacanza a Glasgow e Cristiano Piccini, difensore del Valencia di recente convocato anche in Nazionale da Roberto Mancini. Una richiesta che molto probabilmente, Marco, nome dell’impavido tifoso, non credeva minimamente potesse essere accolta. E invece, come spesso accade, la tenacia, mista ad un pizzico di sana follia, viene premiata. Da qui il racconto di una serata magica difficile da dimenticare. Era appena atterrato nella capitale scozzese quando organizzando la sua agenda, Marco si accorge che proprio in quella settimana a Glasgow è in programma l’andata degli ottavi di Europa League tra Celtic e Valencia.

Un’occasione unica per assistere ad un match prestigioso in uno dei palcoscenici più affascinanti d’Europa. E quindi, parte immediatamente la caccia al biglietto. Ma nulla da fare. Troppo tardi. Neanche una mail inviata alla società del quadrifoglio verde riesce a sbloccare la situazione. Ma è proprio in quel momento di totale sconforto che ad un tratto si materializza la folle idea. “Nel Valencia gioca Piccini! Un ragazzo italiano come me, lui potrebbe aiutarmi”, e senza pensarci su due volte afferra lo smartphone e si fionda sul profilo Instagram del centrale in forza al Valencia. “Ciao Cristiano, solo tu puoi aiutarmi. Giovedì sarò a Glasgow e ci terrei tanto a vedere la sfida di Europa League tra Celtic e Valencia, con quell’atmosfera magica che si respira solo al Celtic Park. Sarebbe come realizzare un sogno!”, recitava il messaggio.

Una richiesta che suonava come una preghiera, immediatamente esaudita da Cristiano Piccini, il quale con un “Tranquillo, al ritiro accrediti ci sarà un biglietto per te!” ha fatto esplodere di gioia Marco che in un misto di euforia e incredulità continuava a ringraziarlo. Il giorno della partita, precisamente alle 18:44 arriva la conferma, il biglietto c’è! La magica serata puó avere inizio. Anzi, no. C’è spazio anche per una seconda sorpresa. Gli accrediti ordinati da Piccini sono due. Che fare con il secondo? Semplice regalarlo ad un altro tifoso proveniente anch’egli dal Belpaese, questa volta da Macerata, sprovvisto di biglietto.

Dopo il triplice fischio (il match è terminato 0-2 in favore degli ospiti) Marco e il suo “benefattore” si sono incontrati all’esterno dell’hotel che ospitava il club spagnolo. Un saluto, un immancabile selfie ricordo e la consegna della maglia come cimelio da conservare gelosamente, a conclusione di un’esperienza irripetibile, frutto di tenacia e follia. Gli ingredienti giusti per trasformare un pazza idea in una notte da sogno!