Articolo di Marco Giustini
Le due compagini arrivano al match decisivo con uno 0-0 maturato in terra francese all’andata che lascia le porte aperte a qualsiasi risultato. Il Barcellona dopo la gara di andata ha solo saputo vincere incamerando quattro vittorie consecutive tra Liga e Coppa del Re, 11 gol fatti di cui 8 segnati da Messi e Suarez. Al Camp Nou la scorsa stagione ha già dimostrato con il Psg (6-1) e la Roma (4-1) di sfruttare al meglio il supporto del 12° uomo con lo storico a favore che li vede negli ultimi 11 anni esser sempre arrivati ai quarti. Il Lione manca dalla griglia successiva della maggiore competizione europea dal 2010. Mr. Genasio e i suoi ragazzi sono però imbattuti in questa edizione ed hanno negli occhi le sorprese firmate Porto, Ayax, United e Juventus.
Il Lione per la gara di ritorno passa da un 1-4-4-2 al 1-3-4-1-2, valso un pareggio nella sfida esterna contro il Manchester City, con il ritorno in campo di Fekir. Il Barcellona risponde con il consolidato 1-4-3-3 di Mr. Valverde che inserisce Coutinho al posto di Dembele sulla fascia sinistra e Arthur a centrocampo, utilizzando Sergi Roberto come terzino destro.
Il Barcellona dimostra subito di voler sbloccare la gara con un fraseggio rapido basato sulle classiche triangolazioni spagnole. Il Lione invece cerca di contenere con una fase di non possesso che li vede schierati con una linea difensiva a 5 e con Fekir posizionato a uomo su Busquets per limitare le giocate del regista blaugrana.
Il Barcellona ha fin da subito la combinazione per aprire la serratura francese: palleggio rapido e costante, triangolazioni, ricerca della superiorità sulla fascia sinistra con un Jordi Alba ala aggiunta e un Suarez molto ispirato. A fine partita sarà proprio il terzino spagnolo il giocatore ad aver totalizzato il maggior numero di passaggi (72) seguito da Arthur (66).
Zone d’azione di Alba
Triangolazioni e utilizzo fascia sinistra
Triangolazioni e palleggio rapido per il 2-0
Al 31° il Barcellona è in vantaggio 2-0, con 7 tiri a 0 e un possesso palla del 73%.
Il passaggio del turno per la squadra di casa sembra una formalità ma complice la ricerca eccessiva della giocata spettacolare (5 occasioni sciupate) e un gol in mischia al 58° che accorcia le distanze, la squadra di Valverde spegne la luce e rischia di subire il gol del pareggio.
Dal 70’ inizia l’assolo di Messi , libero di inventare calcio. La pulce nei 20 minuti finali riaccende la luce blaugrana, scaccia le paure e sembra rispondere alla chiamata di Cristiano Ronaldo.
Complice un Lione allungato dalla ricerca del gol del pareggio, non viene seguito negli smarcamenti preventivi e gli viene lasciata piena libertà di movimento nella zona di rifinitura, da dove arrivano un gol, due assist, e tre dribbling.
Zone d’azione del numero 10 blaugrana
Gol del 3 -1
Assist 4 – 1
Assist 5 – 1
Festa sugli spalti del Camp Nou. Barcellona batte Lione 5 a 1, Messi determina un ottavo di finale meno facile di quanto il sorteggio poteva indurre a pensare e raggiunge la vetta della classifica cannonieri di Champions con 8 gol.