Se una società come la Juventus dopo averti cresciuto e lanciato continua a credere in te, devi avere grandi potenzialità. Non è un caso quindi se Eric Lanini figura tra i grandi protagonisti di questa stagione di serie C, dove con la maglia dell’Imolese ha realizzato 18 reti complessive tenendo vivo il sogno serie B dei rossoblù. Nei playoff promozione i grifoni hanno eliminato nello scorso turno una delle formazioni più temibili: il Monza. Continuando spediti la loro la cavalcata verso la cadetteria anche grazie alle reti del loro bomber principe.
Ciao Eric, a tre giorni dalla qualificazione ai quarti di finale dei playoff qual è lo stato d’animo della squadra?
“C’è grande entusiasmo per il passaggio del turno ma allo stesso tempo anche tanta lucidità utile ad analizzare quanto di buono fatto ma anche gli errori commessi. In maniera da arrivare pronti ad un’ipotetica semifinale, un traguardo straordinario per noi e per tutto l’ambiente dell’Imolese”.
Una qualificazione raggiunta al termine della doppia sfida con il Monza che ha visto entrambe le squadre vincere in trasferta e faticare in casa.
“Io credo che il Monza sia l’avversario più temibile tra quelli incontrati e quelli che potremmo affrontare in futuro. Siamo riusciti a fare un’impresa contro una delle squadre più attrezzate della serie C, con grandi individualità e un ottimo gioco oltre ad una struttura societaria di alto livello. Al ritorno sono stati bravi a metterci in difficoltà ed evitare di farci esprimere il nostro gioco. Ovviamente, però, dovendo recuperare lo svantaggio di reti dell’andata erano costretti a sbilanciarsi e lasciare degli spazi che noi siamo stati capaci di sfruttare al meglio”.
Ora c’è il Piacenza…
“A livello di organico e gioco sono inferiori al Monza ma allo stesso tempo hanno dimostrato di essere temibili sfiorando addirittura la promozione diretta. Sicuramente avranno delle motivazioni altissime e ci terranno a far bene, sarà una partita difficile dove noi dovremo cercare di imporre il nostro gioco e prenderci carico delle responsabilità. Siamo un gruppo giovane ma stiamo dimostrando di essere una squadra che ha i mezzi per arrivare in fondo ed è quello che vogliamo. L’approccio mentale farà la differenza. Per loro non sarà semplice affrontare una squadra in fiducia con il morale alto dopo essere stati fermi per qualche settimana. D’altro canto il riposo forzato è stato utile a fargli ricaricare le batterie e smaltire la delusione mentre noi abbiamo dovuto giocare delle partite dispendiose sia dal punto di vista fisico che mentale. Giocheremo la prima in casa e dovremo cercare di far risultato avendo loro due risultati su tre”.
Alla luce degli ottimi risultati ottenuti finora, il terzo posto in regular season è da considerarsi sempre un’impresa o un risultato alla portata del valore di questa squadra?
“Resta una piccola grande impresa, stiamo cercando di trasformare un sogno in realtà. Soprattutto se si considera che ad inizio anno la società si stava attrezzando per il campionato di serie D prima del ripescaggio. Di conseguenza il primo obiettivo era la salvezza, poi una volta dimostrato sul campo di potercela giocare con tutti l’Imolese è diventata una piacevole conferma passando dal lottare per la permanenza in C ad un posto nei playoff”.
Una stagione questa decisamente positiva anche dal punto di vista personale avendo realizzato 18 reti complessive. Ti aspettavi tale rendimento dopo le ultime annate un po’ sottotono?
“Vero, negli ultimi anni n po’ per miei demeriti un po’ per sfortuna ho dovuto cambiare spesso squadra a gennaio non riuscendo a rendere al meglio. Avevo bisogno di una società che riponesse fiducia in me come ha fatto l’imolese. Se quest’anno ho fatto bene devo ringraziare soprattutto mister, compagni e dirigenza che hanno contribuito a mettere in luce le mie qualità. E poi un pizzico di merito è anche mio perché non ho mai mollato riuscendo a dare continuità alle mie prestazioni, ed i gol sono stati la conseguenza di tutto ciò. Farne addirittura 18 è stato davvero un grande risultato considerando che questa era la cifra complessiva delle miei reti da quando gioco a calcio prima di quest’anno. Era veramente importante dimostrare di poter fare un campionato come questo”.
La tua carriera è iniziata nelle giovanili della Juventus, una società che ancora oggi crede in te. Quali ricordi hai di quell’esperienza?
“Lì alla Juve sono statti anni importanti, dai giovanissimi sino alla Primavera. Mi sono tolto diverse soddisfazioni come vincere il titolo di capocannoniere al Viareggio e la vittoria della coppa Italia al San Paolo contro il Napoli. Per me la Juventus è come una famiglia. Non smetterò mai di ringraziarli perché hanno sempre creduto in me intravedendo le mie potenzialità e aspettando la mia esplosione definitiva che penso ci sia stata quest’anno. Anche se deve essere soltanto l’inizio”.
Considerando quanto di buono fatto quest’anno pensi di poter meritare una nuova chance in serie B?
“Spero innanzitutto di riuscire a coronare il sogno di portare l’Imolese in cadetteria, poi a fine anno parlerò con il mio procuratore e la Juventus, squadra con la quale ho appena rinnovato. Dopo un’annata così credo sinceramente di poter giocare in B la prossima stagione”.