E’ arrivato in Italia giovanissimo, iniziando a dare i primi calci ad un pallone nelle Marche, per poi trasferirsi in Umbria, da dove è iniziata la sua avventura calcistica. Poi l’esordio in Eccellenza, le esperienze in D e la chiamata della Gelbison (girone H), squadra di Vallo Della Lucania, in provincia di Salerno. In rossoblu la punta albanese Silvio Merkaj ha trovato continuità di impiego e rendimento, specie dopo il cambio di ruolo, da esterno a punta, e ad alcune reti di pregevole fattura. Ora c’è una salvezza da conquistare prima, magari toccando la doppia cifra e approdando nel professionismo poi. Con un sogno nel cassetto: la Nazionale albanese.
Silvio, che momento è per la Gelbison?
“Beh, un buon momento. Ora stiamo recuperando le energie per affrontare il rush finale del campionato. Veniamo da un periodo positivo, nelle ultime 10 partite abbiamo perso solo in 2 occasioni, purtroppo contro avversarie dirette per la salvezza. Prima del ko con il Sorrento abbiamo vinto due partite importantissime per la permanenza in categoria, obiettivo ampiamente alla nostra portata”.
Dal punto di vista individuale?
“Sì, ho realizzato 4 reti nelle ultime 3 partite, ora sono a quota 7 in stagione. Spero di raggiungere la doppia cifra, sarebbe un obiettivo importante. Ora sta andando bene, prima magari peccavo un po’ di mancanza di lucidità sotto porta, arrivavo un po’ stanco al momento della conclusione”.
Come ti trovi a Vallo della Lucania?
“Mi trovo bene, sia con i compagni, che con il mister (Severo De Felice, ndr). L’hanno scorso ci siamo conosciuti da avversari, gli ho fatto una buona impressione. E’ stato proprio lui a chiamarmi in estate per venire qua, una grande soddisfazione. Quando ti chiama direttamente un allenatore che apprezza le tue qualità è difficile rifiutare. Poi è stato molto importante per me…”.
Ora devi spiegarci il perché…
“Perché giocavo esterno, lui invece aveva intravisto in me delle qualità, riteneva che potessi giocare da punta centrale, e me l’ha detto per telefono che sarei andato a fare la punta. Penso che sia andata bene, perché ho segnato 7 reti e non mi voglio fermare…”
Quali sono le tue caratteristiche? Dove pensi di poter ancora migliorare e quali sono invece i tuoi punti di forza?
“Ho solo 22 anni, quindi ritengo di poter crescere ancora sotto tanti punti di vista. Sicuramente incide il fatto che è il primo anno da punta centrale, quindi posso migliorare sotto tutti gli aspetti che si richiedono a un attaccante. La protezione della palla, il lavoro sporco, aiutare la squadra a salire. Il mio punto di forza è senza dubbio la velocità, mi piace attaccare la profondità”.
Quest’anno per te è il primo da fuori quota, chi è invece l’under che può ambire al salto di categoria tra i tuoi compagni di squadra?
“Salvatore Esposito. E’ una mezz’ala classe 2000, molto promettente. Sta giocando tanto con noi, è stato anche convocato per il torneo di Viareggio dalla Rappresentativa di Serie D. Sicuramente può avere una carriera di livello, ha tutte le qualità ed è anche un bravo ragazzo, serio e umile, oltre che un amico”.
Sei molto giovane, ma dispetto dell’età hai già una lunga esperienza nel calcio italiano…
“Sì, giocavo nelle Marche da bambino, è lì che ho iniziato a tirare i primi calci ad un pallone. Poi mi sono trasferito in Umbria e ho continuato con dei campionati giovanili regionali. La prima esperienza effettiva è stata però nelle fila del Castel del Piano, in Eccellenza (11 gol in 27 presenze per lui). Poi sono andato in serie D, dove ho giocato con Foligno e Igea Virtus”.
Quali sono i tuoi sogni per il futuro?
“Prima cercherò di raggiungere la doppia cifra qua, in abbinamento alla salvezza: manca poco all’obiettivo. Poi spero di poter dimostrare le mie qualità in categorie superiori, approdando nel professionismo e mostrando di che pasta sono fatto. Se devo sognare in grande penso alla Nazionale albanese, sarei orgoglioso di far parte della squadra, ma ovviamente è un sogno che passa dal professionismo. Non può essere altrimenti…”.