Da assoluta matricola della categoria, il Gozzano sta raggiungendo giornata dopo giornata l’obiettivo salvezza. Impressioni di questo primo anno?
“Siamo partiti come una squadra che non conosceva nessuno. Però piano piano abbiamo preso forma, mancano ancora sei partite ma siamo più o meno soddisfatti di quello che abbiamo fatto. Dobbiamo continuare fino alla fine”.
La vostra squadra ha un giusto mix tra giocatori giovani ed esperienza. C’è qualcuno che l’ha sorpresa particolarmente?
“Sorpreso del tutto no. C’è il capitano, Emiliano, che è stato riconfermato, Gigli che ha fatto la sua carriera e Casadei che ha girato tanto. Non è una sorpresa, ma ci sono tanti giovani che stanno facendo bene”.
Qualche stagione fa la trovavamo in Eccellenza, mentre dalla prossima stagione sarà in B col Crotone. Che cammino è stato?
“Ho fatto un percorso particolare. Sono partito dall’Eccellenza, poi la Serie D al Chieri da dove sono passato alla Pro Vercelli in Serie B in cui però, per dei problemi col tesseramento degli extra comunitari, non ho potuto giocare. Sono dovuto tornare in Serie D, col Gozzano, per vincere il campionato e accedere nel professionismo”.
Dopo la vicenda Pro Vercelli e quella Serie B strappatagli di dosso, in molti avrebbero perso la speranza. Eppure lei decide di mettersi in gioco, segno che lei non ha mai smesso di crederci.
“Non ho mai smesso di credere, tornare in Serie D non è stato un problema. Mi ha fatto piacere ripartire, anche questo mi ha dato la forza per continuare”.
Parliamo di Ezio Rossi, l’allenatore che l’ha portata dal campionato amatoriale all’Eccellenza col Casale.
“Lui è stato fondamentale per me. Mi ha dato fiducia, sono andato in una piazza dove si gioca calcio vero. Al primo anno da amatore andare al Casale non è stato semplice, lì c’è tifo e storia. La fiducia che mi ha dato è stata fondamentale”.
E adesso qual è il suo nuovo obiettivo?
“Il mio obiettivo è arrivare più in alto possibile. Perora sono al Gozzano e ho un campionato da finire, il prossimo anno sarò al Crotone. Anche se sono un po’ avanzato con l’età, niente è impossibile visto il percorso che ho fatto”.
A 27 anni è nel pieno della sua maturazione a livello calcistico. Le qualità e le doti tecniche ci sono tutte, si sente pronto per la Serie B?
“Sì, mi sento pronto. L’importante è lavorare e mettersi sempre a disposizione della società, poi bisognerà vedere come andranno le cose. Nel calcio si parla giorno dopo giorno, bisogna vedere quando arrivo lì com’è l’ambiente e come andrà: queste cose qua influiranno”.