A 16 anni giocava la sua prima stagione nella massima serie lussemburghese, ora che ne ha 20 sta trascinando la Virtus Entella verso il ritorno in serie B a suon di gol. Ben 14 per l’esattezza. Dany Mota Carvalho è una delle giovani rivelazioni del campionato di C e ai microfoni di Saranno Famosi ha parlato dell’obiettivo promozione da raggiungere ma anche di una scommessa col suo procuratore da vincere ad ogni costo. 

Dopo l’avvio turbolento di stagione avete sin da subito messo in mostra il vostro valore e ora state dominando il campionato. Come siete riusciti a superare questa difficoltà iniziale?

“Quello che abbiamo passato ci dà la forza per far sempre meglio. La serie C è un campionato faticoso e difficile, tutte le squadre che affrontiamo lottano come fossero in guerra. Fortunatamente ci siamo subito ambientati in questa realtà riuscendo ad ottenere ottimi risultati. Ovviamente mi auguro che questo periodo positivo duri fino alla fine della stagione”.

Nel primato dell’Entella c’è sicuramente la tua impronta con i 14 gol realizzati in 24 partite. Ti aspettavi un impatto così devastante alla prima stagione in serie C?

“Mi sono adattato bene al campionato nonostante fossi all’esordio in questa categoria. La cosa più importante però e aver trovato una continuità di prestazioni che aspettavo da tempo. Sono soddisfatto di quanto fatto finora ma so bene che questi 14 gol ancora non bastano e spero di farne tanti altri. Così da poter aiutare la squadra a raggiungere l’obbiettivo finale”.

A proposito di gol, raccontaci la scommessa in atto col tuo procuratore….

“Vero, abbiamo fatto una scommessa. Mi ha promesso che se fossi arrivato a 20 gol mi avrebbe pagato le vacanze estive in qualsiasi posto. Me ne mancano 6 con 12 partite a disposizione, speriamo bene”.

Forza fisica, fiuto del gol e rapidità abbinata ad una buona tecnica fanno di te un giocatore completo. Ti riconosci in questa descrizione?

“Certo. A me piace far gol ma anche giocare con la palla e dribblare. Questo mi permette di essere duttile e poter giocare in più ruoli dell’attacco, credo sia un vantaggio sia per me che per la squadra. Infatti spesso sono stato schierato anche come esterno oltre che come punta centrale. Non ho un ruolo preferito, l’importante e giocare nei pressi della porta”.

A quale giocatore ti ispiri?

“Cristiano Ronaldo. Non perché è portoghese come me ma per la sua mentalità vincente. E’ un giocatore che punta sempre a migliorarsi, una caratteristica che non tutti i calciatori hanno”.

Facciamo un tuffo nel passato, in che squadra hai mosso i tuoi primi passi da calciatore?

“Pur essendo portoghese ho iniziato a giocare a calcio in Lussemburgo, dove sono nato. A 16 anni disputai la mia prima stagione nella serie A lussemburghese prima del passaggio all’Entella. Qui poi ho iniziato il mio percorso con la Primavera fino ad arrivare in prima squadra. Per sei mesi, però, l’anno scorso sono passato in prestito al Sassuolo”.

Anche se per pochi mesi proprio con la maglia della Primavera dell’Entella hai avuto modo di giocare con un giocatore molto chiacchierato negl ultimi tempi: Nicolò Zaniolo..

“Si, purtroppo non abbiamo giocato tantissime partite insieme. Le sue qualità si intravedevano anche se sono rimasto sorpreso dalla sua crescita così rapida. Però sono contento per lui, è un bravo ragazzo. Se lo merita”.

Oltre al calcio quali sono le tue passioni?

Un altro sport che mi affascina molto è il basket, seguo molto l’NBA. Poi ascolto tanta musica. Soprattutto rap americano e francese”.

Infine, quali sono i tuoi sogni?

“Sicuramente giocare in serie A e magari nelle massime competizioni internazionali come Champions e Mondiale. Credo che ognuno di noi debba sempre puntare al meglio”.