Quasi 50 gol tra i professionisti, la voglia matta di ripartire dopo il caos Matera, e una stagione vissuta da spettatore. Mesi duri, nel corso dei quali però, l’attaccante salernitano si è rimboccato le maniche lavorando duramente, per riprendersi ciò che gli è stato tolto, la possibilità di giocare a calcio. Ne parliamo con Luca Orlando, finalmente pronto a lasciarsi questa esperienza alle spalle e iniziare una nuova avventura…

Come ti stai preparando a questa nuova stagione dopo la vicenda Matera, con quali motivazioni ti appresti a ripartire?

“Dopo l’esperienza di Matera le motivazioni sono sicuramente altissime. Rabbia, determinazione e passione sono le prerogative importanti”.

Come hai gestito i mesi di inattività? Su quale aspetto hai lavorato maggiormente?

“Dopo la chiusura dell’avventura di Matera mi son concentrato a mantenere un ritmo elevato di allenamento in attesa di una nuova sistemazione a stagione in corso, quando invece mi son reso conto che nessun progetto tecnico che mi era stato prospettato poteva soddisfarmi, ho studiato grazie alla collaborazione del preparatore atletico Pasquale D’Antonio, con cui ho condiviso i 6 mesi a Matera, un programma più a lungo termine per arrivare alla grande alla nuova stagione. L’aspetto tecnico è stato quello sul quale mi sono concentrato di più, non avendo la possibilità durante l’anno di allenarlo con questa regolarità. Senza tralasciare, naturalmente l’aspetto aerobico, anaerobico e di forza”.

Cosa si prova a restare senza calcio giocato per tutto questo tempo?

“Stare lontano dai campi non è stato per niente semplice. Essendo una persona molto ottimista, ho visto sempre la parte positiva in questo periodo di difficoltà. E avere la possibilità di lavorare su alcuni aspetti è’ stata la mia grande motivazione interna. Di periodi difficili nel corso della mia carriera ce ne sono stati tanti, non avendo avuto , per 5 anni negli ultimi 6, la possibilità di svolgere un ritiro con una squadra e soprattutto in 3 circostanze ho firmato ad ottobre. Allenarsi da solo non è mai stato semplice e dopo questi 6 mesi, posso dire che se le motivazioni e la passione ti permettono di superare queste difficoltà, la strada è’ quella giusta. Nel calcio ma soprattutto nella vita”.

Si è già mosso qualcosa in ottica mercato?

“Ci sono stati già contatti con 4-5 squadre di serie c, in attesa dei ripescaggi. In realtà ci sono stati anche un paio di sondaggi anche da parte di squadre estere. La migliore soluzione sarebbe quella di firmare subito per svolgere l’intero ritiro e ripartire alla grande”.

Cosa ne pensi del prossimo campionato di serie C?

“Sarà sicuramente un campionato avvincente con tante squadre blasonate. Ci sarà da capire come verra’ gestita la suddivisone dei gironi e soprattutto il regolamento play-off, che negli ultimi anni ha regalato sempre sfide avvincenti  fino all’ultima giornata”.

Regola degli under abolita, qual è il tuo punto di vista da calciatore?

“L’abolizione delle liste, come è stato detto a più riprese, porterà sicuramente un’innalzamento del livello tecnico ma anche di maggiore meritocrazia. Anche per i ragazzi giovani ci sarà maggiore occasione di crescita avendo nello spogliatoio un numero elevato di  calciatori già navigati. Ma, aspetto da non sottovalutare, ci sarà maggiore attaccamento alla maglia essendoci un minor numero di calciatori in prestito, (massimo sei) e quindi più calciatori saranno maggiormente coinvolti, anche emotivamente alle sorti del club”.

Su quali qualità potrà contare la squadra che ti darà una chance?

“Come detto in precedenza le motivazioni sono altissime e la rabbia e la determinazione accumulati in questo periodo mi saranno di grande aiuto. Anche dal punto di vista tattico sto cercando di trovar un contesto congeniale alle mie caratteristiche di seconda punta avendo negli ultimi anni ricoperto anche ruoli di esterno e di prima punta che mi hanno portato ad essere di aiuto alla squadra e di tralasciare l’aspetto realizzativo, che per l’attaccante è quello che viene maggiormente notato”.

Dopo la vicenda Matera, il caos legato a Foggia, Palermo e altre società, che ne pensi in merito?

“Spero davvero che con l’avvento di Gravina ci possano grandi miglioramenti. Tempi celeri  nelle iscrizioni e nei ripescaggi, sempre meno penalizzazioni che da anni attanagliano la serie c, abolizione (grazie alla Black list) di personaggi che già hanno fatto danni negli anni precedenti e soprattutto spero si possa tornare a dare grande credibilità alla serie c per il tifoso italiano e anche per coloro che la guardano dall’estero”.