Dal futuro di Raffaele Schiavi e Franco Signorelli, alla querelle playout, finalmente giunti ad un epilogo dato dal campo dopo sentenze, ricorsi, e colpi di scena a non finire. La nostra redazione ha intervistato l’agente FIFA Matteo Coscia, che ha parlato ai nostri microfoni.

Partiamo da Raffaele Schiavi, capitano della Salernitana reduce da una stagione a dir poco tribolata…

«Il rammarico è che aveva iniziato bene, da quell’espulsione a Cremona che ne ha minato la continuità, c’è stato un calo. Di certo i tanti cambi di allenatori non hanno aiutato né lui né il resto del gruppo. Sono situazioni dove ne risentono tutti. Quest’anno oggettivamente solo un paio di calciatori si sono salvati, è stata una stagione negativa per tutti. Raffaele è uno dei giocatori più esperti della rosa, con questa maglia ci è cresciuto, sentiva il peso delle responsabilità per questa situazione. Il futuro? Prematuro parlarne ora, ancora devo sentire qualcuno, in futuro si affronteranno questi discorsi, al momento non si muove nulla. Di certo c’è che Raffaele ha un altro anno di contratto».

Un altro assistito, è invece Franco Signorelli, reduce dall’esperienza in Romania.

«Franco si è mosso in Romania, dove ha disputato una stagione ottima. Il club vorrebbe riconfermarlo, vediamo però, perché ci sono tante offerte sempre dall’estero, anche se lui si è trovato bene e non gli dispiacerebbe restare. In ogni caso ha un contratto che lo lega alla Salernitana, quindi dovrà necessariamente tornare in Italia, poi lui è italo-venezuelano, quindi se ci fosse un club interessato, con un progetto interessante, non sarebbe da escludere una permanenza in Italia».

Passiamo invece alla giustizia sportiva, che idea si è fatto dopo le vicende delle ultime settimane?

«La mia idea è che si stia degenerando, se viene data una penalità a inizio anno non credo possa essere modificata in corso d’opera due-tre volte, sentenze e giudizi non possono essere ribaltati, bisogna poter aver fede nella giustizia. Si esce dalla sfera del campo, non è giusto nemmeno per i calciatori, non sapere avversari, date delle partite, non potersi preparare al meglio, penso che loro debbano pensare solo al campo».

Dopo la promozione del Pisa, manca una sola squadra per la B. Chi la spunterà tra Trapani e Piacenza?

«Io ho seguito molto il Trapani, che ha disputato il girone C, quello del sud. Mi piace molto, è una squadra sempre propositiva, che prova sempre a giocare un calcio offensivo, divertente. Credo che sarebbe anche un giusto premio alla stagione svolta, nonostante le difficoltà societarie emerse nelle ultime settimane, con la messa in mora della società da parte dei calciatori».