Relazione di Marco Giustini, match analyst

La Fiorentina arriva alla sfida del Franchi con l’obiettivo di non sfigurare e ritrovare la vittoria. La squadra di Montella arriva da cinque pareggi e sei sconfitte nelle ultime undici partite di campionato, ruolino di marcia che riporta alla stagione 89/90 con 12 partite senza successi.
Il Milan ha ritrovato la vittoria a San Siro contro il Bologna, la classifica dice che il sogno Champions è ancora alla portata, Lazio e Atalanta nel pomeriggio hanno vinto  e l’imperativo per Gattuso sono i 3 punti.

LE FORMAZIONI

Entrambe le squadre si schierano con un 1-4-3-3. Fiorentina che deve fare a meno di Simeone e di Veretout; Gattuso che senza Paqueta e con un Biglia non ancora completamente recuperato, affida la regia a Bakayoko.



LA PARTITA

La partita inizia con un assenza importante, la Curva Fiesole, che in segno di protesta rimarrà in silenzio per tutto il primo tempo.  Silenzio a cui si uniforma la Fiorentina che si assesta ad aspettare la squadra ospite nella propria metà campo.

Le statistiche a fine primo tempo non lasciano interpretazioni: gestione del pallone (58% di possesso palla) e delle occasioni (9 tiri a 2) a favore del Milan.

In fase di non possesso la squadra di Montella si è difesa con un 1-4-5/1. Nessuna pressione alta né aggressività portata ai portatori di palla rossoneri che avevano piena liberta fino alla zona mediana del campo.

Linee vicine, strette e compatte a formare un muro difensivo centrale.

Con palla recuperata i viola erano bassi e troppo schiacciati per dare vita a ripartenze efficaci e sfruttare il campo dietro le spalle della difesa rossonera che aveva il tempo di riposizionarsi.

L’assenza di Veretout in cabina di regia non ha permesso un gioco efficace nella zona centrale del campo e in fase di possesso la squadra di Montella ha sempre cercato l’attacco diretto laterale innescando le dinamiche di una catena esterna per arrivare, senza efficacia, al cross. Come vediamo dalle lavagne tattiche nel primo tempo non ci sono stati passaggi filtranti per innescare centralmente la punta o le ali da parte dei viola.

Milan che, dopo un brivido iniziale, ha controllato il primo tempo. Con la Fiorentina attendista e stretta centralmente la squadra di Gattuso ha manovrato palla per liberare un lato e arrivare al cross.

Suso protagonista in questo meccanismo di gioco.  Il 75% dei cross arrivano dalla sua fascia, tra cui quello decisivo per il gol dell’1 a 0.

Il Gol

Al 35° Suso riceve palla da Bakayoko. La difesa viola rimane impassibile e il calciatore spagnolo può fare quello che gli riesce meglio, sistemarsi la palla sul piede sinistro e crossare sulla testa di Calhanoglu, che può saltare indisturbato e deviare in rete.

Nel secondo tempo i ruoli si invertono. Torna a cantare la Fiesole e torna in campo una Fiorentina motivata. Il possesso di palla nella seconda frazione di gara è a favore dei viola (58,5%) così come i tiri verso la porta avversaria (11 contro i 6).

La Fiorentina attacca sempre sfruttando le catene laterali ed i terzetti esterni: Chiesa-Dabo-Biraghi a sinistra, Mirallas-Benassi-Laurini a destra. Tanti cross ma pochi effettivi pericoli per la difesa del Milan che si difende con ordine.

 

Al 73° Montella prova il tutto per tutto inserendo Vlahovic e passando ad un 1-4-2-4.

La prime ultima vera occasione arriva un minuto dopo, Dabo riconquista palla e serve Chiesa che si libera ma il tiro è centrale e facile da controllare per Donnarumma.

Un gol e un primo tempo da padrone basta al Milan per battere la Fiorentina e continuare a lottare per un posto Champions. Ottimo segnale per Gattuso è la ritrovata solidità difensiva e la vittoria esterna che non arrivava dal 9 Marzo contro il Chievo. Fiorentina che vive dei sussulti della curva, ma che porta a casa un’altra sconfitta. Considerando anche il doppio confronto in Coppa Italia, sono 14 partite consecutive senza vittorie e a due giornate dalla fine la salvezza non è ancora matematica.