Relazione di: Nicolas Annoscia – Allenatore UEFA B, Match Analyst FIGC

 

Una sfida dal sapore d’Europa con la Samp che sperava in un aggancio all’Europa League e la Lazio che non ha voluto perdere il treno Champions, riacciuffato grazie alla vittoria di Marassi. Inzaghi lascia Immobile in panchina e opta per un 3-5-1-1 con il solo Caicedo punta effettiva coadiuvato dal solito Correa che ruota qualche metro più indietro. Per Giampaolo c’è invece il classico 4-3-1-2 con Quagliarella e Defrel ad avere il compito di scardinare la difesa capitolina. Ne nasce però una gara che da un punto di vista tattico passa in mano quasi subito alla Lazio.

La Partita

Tempo 2 minuti e la Lazio passa subito in vantaggio grazie ad una ripartenza innescata da Caicedo che sfrutta l’indecisione di Colley e si invola verso la porta, resiste al contrasto dello stesso difensore doriano, ritrovandosi a tu per tu con Audero che non può far nulla sul tiro sul secondo palo dell’attaccante laziale.

L’aggressività iniziale della squadra di Inzaghi non permetteva l’uscita fluida del pallone dalla zona di prima costruzione della Sampdoria mettendola in seria difficoltà, facendo grande fatica a costruire azioni pulite. Nonostante i tentativi di rimettere la partita in carreggiata i liguri subiscono il raddoppio da parte dello stesso attaccante ecuadoregno, colpevolmente lasciato solo da Tonelli che in area di rigore concede un paio di metri alla fisicità e alla capacità di torsione di Caicedo che indirizza la palla nell’angolo basso alla destra del portiere doriano.

La buona fase difensiva della Lazio non concedeva di ricevere libero da pressioni a Ramirez in posizione di trequartista. Alternativamente uno dei centrali laziali o Leiva schermava la giocata per il fantasista ex-Bologna che al 45’ poi viene espulso aumentando le difficoltà della squadra di Giampaolo nel raggiungere l’area di rigore capitolina.

Nel secondo tempo l’ingresso di Jankto al posto di Linetty ed il passaggio al 4-4-1 ha reso la Samp più quadrata e capace di raddoppiare sugli esterni Lulic e Romulo che nel primo tempo avevano spazio per arrivare sul fondo e crossare. Nonostante le evidenti difficoltà Giampaolo si è affidato al suo uomo migliore, Quagliarella, per poter dare la scossa ai suoi giocatori. Infatti l’attaccante napoletano segna la sua 23a rete in stagione addomesticando una palla sporca maldestramente deviata da Wallace e batte Strakosha, riaprendo la sfida.

Nei minuti successivi la Sampdoria prende fiducia, alza l’intensità del pressing e prova a rimettere in carreggiata una partita compromessa, senza però riuscirci.

In questa sfida dal sapore d’Europa la Sampdoria si è dimostrata una squadra che reagisce ai momenti di difficoltà affidandosi ai suoi uomini migliori, al tempo stesso la Lazio riesce a mantenersi in corsa per non perdere il treno Champions, grazie soprattutto al grande periodo di forma di Caicedo.