Una è stata estromessa dal campionato di serie C e radiata dalla Figc lo scorso febbraio, l’altra nell’anno del centenario sogna in grande, e dopo aver battuto la Virtus Entella ora non può più nascondersi. Sono le due facce della Piacenza del pallone, che sta vivendo due situazioni letteralmente agli antipodi. La Pro, infatti, è stata esclusa a margine di una crisi societaria che ha cancellato la società rossonera dalla cartina geografica calcistica nazionale, gettando nello sconforto non solo i suoi tifosi, ma soprattutto gli addetti ai lavori.

Perché, nonostante alle spalle ci fosse una proprietà sulla carta solida come la Sèleco, main sponsor della Lazio di Claudio Lotito, il club emiliano si è ritrovato oberato di debiti, privo di fideiussione e di adempimenti amministrativi e con l’organico ridotto al minimo dalle defezioni, tanto da renderne necessaria l’esclusione dal girone A di serie C, con lo svincolo di tutta la rosa (solo una ventina su oltre trenta giocatori ha trovato nuova sistemazione o è rientrato alla casa base dopo il prestito).

Una situazione incresciosa, che ha fatto scalpore ancora maggiore se unita all’altra tristemente nota vicenda Matera, gettando ombre sulla terza serie nazionale. Ma “the show must go on”, ed è l’altra faccia piacentina a farla da padrona. Proprio nell’anno del centenario, infatti, la formazione allenata da mister Arnaldo Franzini sogna uno storico ritorno in serie B, obiettivo coltivato nel silenzio domenica dopo domenica, ma ora diventato reale ambizione, specie dopo la vittoria pesantissima di ieri, che può valere un campionato. Nel big match tra Piacenza ed Entella, andato di scena ieri, un gol di Alessio Sestu ha permesso agli emiliani di sorpassare i liguri in testa alla classifica, a due sole giornate dal termine del campionato. Un successo prezioso, che proietta Ferrari e compagni verso un traguardo prestigioso, che manca dal 2011. Poi il fallimento, la rifondazione, la ripartenza dall’Eccellenza e ben 4 campionati di serie D, prima del ritorno in terza serie e un sogno chiamato promozione. Se una faccia di Piacenza piange per l’esclusione del campionato l’altra ora spera di versare lacrime di gioia…

foto tratta dal Corriere dello Sport