Articolo di Jacopo Leone, allenatore Uefa B

Real Madrid

Ajax

Il Real Madrid si approcciava a questa gara in un momento storico negativo della propria stagione. In sei giorni è stato sconfitto due volte dal Barcellona, venendo eliminato dalla Coppa del Rey e allontanandosi di 12 punti dalla testa della classifica. Arrivava ad una gara cruciale per la stagione senza il suo capitano simbolo e leader Sergio Ramos squalificato dopo l’ammonizione della partita d’andata. Nelle ultime tre apparizioni senza lo spagnolo in campo in Champions League è sempre arrivata la sconfitta. L’Ajax, buon mix tra giovani, potenziale futuro del calcio europeo, ed elementi d’esperienza come Tadic e Blind, si approcciava alla gara proponendo uno spregiudicato gioco di principio con un 1-4-2-3-1 molto dinamico ed adattivo agli avversari. Le idee del tecnico Ten Hag sono ben definite e sviluppate su principi di:

– Recupero palla alto

– 1 vs 1 in fase di riconquista Ajax 

– pressione in zona palla 

– Mentalità offensiva con tanti uomini portati in zona palla ed in proiezione offensiva 

– Spazio ad estro e fantasia dei singoli senza dettami predefiniti

Sulla base di un gioco propositivo messo in mostra da una squadra giovane e per niente soggetta a sudditanza psicologica dell’avversario, campioni in carica per 3 volte di fila, ne del luogo, Stadio Santiago Barnabeu gremito di tifosi locali, è andata in scena la partita spettacolare che nessuno si aspettava, soprattutto in termini di risultato finale.

Il primo gol dell’Ajax ha origine da un errore di Sergio Reguilón che perde palla di spalle pressato da Ziyech, questi serve Tadic che punta l’uomo e restituisce palla allo stesso Ziyech che, sfruttando il movimento di David Neres a liberare lo spazio e di Casemiro in ritardo nella chiusura, trafigge Courtois.

L’esterno marochino Ziyech in questa stagione ha già realizzato 17 gol e 15 assist con una media di 1 gol ed 1 assist ogni 90 min.

La seconda rete è propiziata da un estroso Tadic che con una veronica salta il proprio avversario e serve una palla filtrante sul taglio di Neres alle spalle di Modric che chiudeva la diagonale in ritardo. Da rivedere la linea difensiva madrilena che lascia un buco incredibile in zona centrale concentrandosi solo sul pallone e non sull’uomo.

La rete del Ko nasce dall’ennesima amnesia difensiva del Real con Carvajal che sbaglia il tempo d’uscita e Van de Beek che si inserisce alle spalle. La palla giunge a Tadic che con una finta la giocata, portasi palla sul sul sinistro e battendo il portiere di casa con una precisa conclusione all’incrocio.

Il Real Madrid in questa stagione ha palesato tutti i suoi limiti. Affrontare una gara decisiva senza Sergio Ramos squalificato ha forse evidenziato ancor di più la fase discendente di una squadra che ha fatto la storia sancendo la fine di un’era. L’Ajax ha dimostrato di essere una squadra temibilissima in condizione eccellente con calcio spettacolare, rapido e di grande sacrificio complessivo, che potrebbe potenzialmente annoverarli tra le sorprese di questa Champions League. Sapranno riconfermarsi anche nel prossimo turno o la giovane età della squadra li farà cadere sotto il peso dell’inesperienza?