Articolo di Gennaro Bruno, allenatore Uefa B e match analyst

Partita senza storie quella tra Inter e Chievo, dove i nerazzurri sono costretti a conquistare i 3 punti per il piazzamento in Champions contro un Chievo  retrocesso già da tempo  ma che sta onorando alla grande questo finale di stagione. 2 a 0 secco per gli uomini di Spalletti che con un xG 2.67 a 0.08 conquistano uno dei record di questa serie A per distacco tra due squadre. Allo stesso modo anche per i calci d’angolo, 17 a 0, si impongono oltremodo sugli avversari.

GLI SCHIERAMENTI

L’Inter si schiera con il consueto 1-4-2-3-1 con Icardi al centro dell’attacco e Borja Valero in regia. Il Chievo parte con una difesa a 4. In fase offensiva risultano molto fluidi con Depaoli che si alza costantemente a centrocampo e il trio Tomovic-Bani-Cesar a comporre la difesa a 3 in fase di costruzione. Viene confermato il giovane Vignato, Meggiorini ancora dirottato esterno di centrocampo destro con in attacco il giovane montenegrino Grubac, classe 2000.

 

                        

LA PARTITA

Una delle costanti tattiche di tutta la partita è il posizionamento di Vecino. L’uruguaiano tende a buttarsi negli spazi creati dai suoi compagni per diventare il classico uomo in piu’ in fase offensiva. Al minuto 6 possiamo vedere l’Inter che va vicina al gol con una delle sue classiche azioni.

Da rimessa laterale Politano cerca sempre Perisic, palla sul secondo palo e movimento di Icardi per liberare spazio a Vecino che si smarca sul corto. Tripla opzione per il Croato che può servire Icardi sul secondo, Vecino sul dischetto o andare al tiro. Scelta l’ultima opzione, para Semper, Inter vicina al gol.

Questa azione è stata analizzata per risaltare il gioco di Spalletti prendendo in considerazione un dato della passata stagione di serie A.

L’inter è stata la squadra che ha crossato di più in serie A, con 869 cross, e seconda per gol da cross con 12 marcature. Candreva è stato il giocatore che ha messo più cross (quasi sempre giocando nella posizione destra) con 204, e Perisic quello che ne ha raccolti di più (quasi sempre giocato a sinistra) con 35. Cambiano gli interpreti, Politano per Candreva, ma il risultato non cambia.

L’Inter prova a giocare su piu’ linee ed a dislocare gli uomini per dare sempre piu’ opzioni al compagno con la palla.  Politano viene piu’ dentro al campo per creare spazio tra il terzino e il centrale sinistro del Chievo che difendono con una diagonale difensiva lunga, mentre Perisic offre l’ampiezza per poi liberarsi sul secondo palo. Il doppio-play è quasi sempre sfalsato con Vecino che ha il compito di inserirsi. Icardi da profondità, mentre Nainggolan occupa la zona di rifinitura.

Politano e Nainggolan lavorano bene un pallone sulla destra, il posizionamento dell’esterno azzurro fa si che si allarghino le maglie nella parte sinistra della difesa del Chievo che, causa mancato ripiegamento dei centrocampisti, fa si che si crei uno spazio attaccabile, cosa che fa Vecino, Perisic va sul secondo palo, Icardi attacca il dischetto.

Rotazione avvenuta con successo, il piano dell’azione è completo.

Come detto prima, il Chievo imposta a 3 e difende a 4. L’1-4-5-1 in fase difensiva non ha le linee strette e il posizionamento di Nainggolan è un problema.  Il baricentro del centrocampo è alto mentre la difesa è bassa, facile per Miranda imbeccare Icardi con un lancio. L’argentino fa da sponda a Nainggolan che è tutto solo in zona rifinitura.

Palla smistata a destra da Nainggolan che imbecca Politano. Il copione è sempre lo stesso, rientrare per creare spazio alla sovrapposizione, trovare Perisic sul secondo palo o calciare.  Politano sceglie la terza opzione, para Semper.

L’Inter segna due gol e la partita scivola via. Omaggio commovente nel finale per la bandiera Pellissier che a fine stagione lascia il calcio giocato. Invece per l’Inter arrivano 3 punti fondamentali per tornare al terzo posto e consolidare la zona Champions.