E’ uno dei procuratori principi del calcio italiano, nonché fratello di Marco Materazzi, campione del mondo nel 2006.Parliamo di Matteo Materazzi, intercettato telefonicamente a pochi giorni dalla chiusura della finestra invernale di calciomercato.
Partiamo proprio dalle operazioni che hanno riguardato i tuoi assistiti nelle ultime settimane.
“Tra le operazioni più importanti ci sono il passaggio di De Maio dal Bologna a Udine (con l’ausilio del collega Diego Tavano), Marcone dal Cuneo al Rieti, e Bizzarri dal Foggia al Perugia”.
Tra i tuoi assistiti c’è Ferrante, autore fin qui di un ottimo campionato a Fano (7 gol) , così come Semenzato a Pordenone. Dopo diverse difficoltà hanno finalmente trovato piazze dove rinascere?
“In C non è mai facile, sono campionato duri, tosti, chi scende di categoria dà una grande dimostrazione della volontà di risalire, di fare il calciatore. C’è piacere quando un ragazzo dà la disponibilità di scendere di categoria. Vedi anche Ferrante, dopo diversi problemi avuti a Pisa ha trovato una realtà che gli garantisce la possibilità di giocare con continuità, considerate che è un 95, ha tanto mercato ma il suo cartellino è del Pescara e a fine anno tornerà in Abruzzo. Semenzato lo seguo con Paolo Tricoli (anche lui procuratore ndr), sta trovando la sua dimensione, ha grandi qualità, vede la porta, credo che ogni società vorrebbe un giocatore così”.
In B invece Monaco non è riuscito a trovare nuova sistemazione, così come Vano. Quanto sono stati vicini a cambiare squadra?
“Vano ha fatto la vera gavetta, è partito dalla D, ad Arzachena ha fatto molto bene. E’ un attaccante che fa reparto, ha un grande fisico ed è sempre dura per i difensori che affrontano il Carpi marcarlo. Ha avuto dei problemi fisici, ma ora sono superati e sta sempre giocando nelle ultime gare. Monaco invece aveva diverse opportunità come Padova, Carpi, e Foggia, abbiamo aspettato un po’ perché si era palesata anche una chiamata dalla A ma alla fine è rimasto a casa, a Perugia. Lui per me è un difensore importante, che non è consapevole in pieno delle qualità che ha, ma col tempo verrà fuori, speriamo il prima possibile”.
Martignago, invece, che gestisci sempre insieme a Tricoli, è una delle più belle sorprese in serie C. E’ già a quota dieci centri con la maglia dell’Albissola, l’anno prossimo può ambire al salto di categoria?
“Un altro attaccante che fa reparto, anche se rispetto a Vano è più longilineo, un ragazzo che secondo me può fare la categoria superiore, e in C si sta dimostrando giocatore importante”.
Dopo la chiusura del mercato invernale, riparte la corsa alla promozione, sia in B che in C. Chi si è rafforzato di più e chi vedi favorito?
“Il Pescara sta facendo molto bene, una squadra che ha uno zoccolo duro. Del Palermo mi fa paura la situazione societaria, finché non ci sarà chiarezza a livello societario i giocatori potrebbero risentirne, dietro vedo molto bene il Perugia che è squadra quadrata, che ha qualità e giocatori importanti per la serie cadetta. Occhio anche al Cittadella che ogni anno sorprende. Mi aspettavo molto di più dal Foggia, nonostante il -8, per me era una delle più forti in B. Si è mossa tantissimo sul mercato, sicuramente i nuovi acquisti potranno dare il loro contributo. In C la Juve Stabia macina punti su punti, ha tutte le qualità per andare in B, anche il Catania è una squadra importante. Nel girone A dico Entella, ma d’altronde aveva la squadra per disputare il campionato di serie B, in C certi giocatori fanno la differenza. Nel girone B, invece, dico il Pordenone, che con Tesser ha una garanzia in panchina e ha una società capace di fare investimenti mirati”.