Ha realizzato una doppietta nel roboante poker rifilato alla Juventus Under 23. Parliamo di Davide Petermann, centrocampista cresciuto nei settori giovanili di Siena e Palermo, ora in forza alla Pistoiese. Dopo la prima parte di campionato nelle fila della Reggina, società detentrice del suo cartellino, il mediano 24enne è approdato in Toscana, per contribuire alla salvezza della formazione allenata da Antonino Asta.

Davide, che settimana è per te e per il gruppo?

«Siamo reduci da una vittoria bellissima. E’ stata una partita perfetta, che riscatta la brutta sconfitta di Olbia. Ovviamente sono felice per la doppietta, anche perché non mi capita spesso di segnare per il ruolo che occupo in campo. Ma al di là della gioia personale sono felice perché abbiamo conquistato 3 punti importantissimi e dobbiamo continuare così».

Avete vinto 4 partite nelle ultime 6. Scatto decisivo verso la salvezza?

«Sì, penso che siamo a buon punto, come ho già detto dobbiamo solo continuare così, per rendere la salvezza tranquilla. Quando sono arrivato a gennaio, mi è stato detto che l’obiettivo era questo, quindi direi che siamo pienamente in linea con gli obiettivi della società».

Sei cresciuto nei settori giovanili di Siena prima e Palermo poi. Che esperienze sono state?

«Belle, soprattutto importanti per la mia maturità. In particolare al Siena, sono andato via di casa che ero un ragazzino, avevo 15 anni. Non è stata semplice, soprattutto il primo periodo, però mi è servito tanto per crescere. Poi sono andato al Palermo, dove ho fatto tutta la trafila arrivando anche in prima squadra. Ho assaggiato il sapore della serie A, allenandomi spesso con i grandi, poi ho avuto anche la fortuna di esordire in serie B».

Sotto quali aspetti ritieni di poter e dover ancora migliorare?

«Sicuramente dal punto di vista della continuità. So che per arrivare in serie B ci vuole un campionato continuo nell’arco di tutto il torneo, cosa che finora non sono riuscito a fare. Ho 24 anni, quindi non sono più giovanissimo, sono consapevole che solo migliorando sotto quest’aspetto potrò ambire al salto di categoria».

Chi è stato il tuo maestro?

«Nel Palermo dico sicuramente  Beggi e Bosi, poi dico Lamberto Zauli. L’ho avuto al Santarcangelo e ho avuto un ottimo rapporto con lui. Grande allenatore e grande persona».

Concludendo, cosa ti auguri per il tuo futuro?

«Sicuramente il salto di categoria è tra i miei obiettivi, anche se si dovrà vedere a fine anno che sarà del mio futuro. Il mio cartellino è di proprietà della Reggina, sono arrivato in prestito alla Pistoiese, quindi si saprà solo a fine anno. Per ora preferisco concentrarmi solo sulla Pistoiese e finire il campionato bene qui, poi si vedrà…»

foto tratta dal sito ufficiale della Reggina