Il suo ruolo sarebbe quello di terzino destro, ma i numeri stagionali sono da fantasista puro. Con 5 gol e 4 assist Filippo Berra sta contribuendo a tener vivo il sogno promozione della Pro Vercelli, società che nonostante la retrocessione in serie C ha deciso di non abbandonare. Per riprendersi, insieme ai suoi compagni di squadra, “quello che gli è stato tolto”. Ai microfoni di Saranno Famosi il difensore bianco ha parlato della sua ottima stagione, senza risparmiarsi, però, un tuffo nel passato. Fino ai tempi del settore giovanile dell’Udinese quando a soli 17 anni fu convocato per una trasferta a dir poco inusuale per un ragazzino della primavera: quella di Europa League contro il Liverpool.

La sconfitta maturata nel recupero con l’Alessandria vi ha estromesso dalla lotta al primo posto?

”Stiamo vivendo un periodo di flessione dovuto anche ai numerosissimi turni infrasettimanali. La stanchezza si fa sentire ma ora che gli impegni riavvicinati sono terminati credo che potremo tornare a dire la nostra. Poi finchè la matematica non ci condanna noi continueremo a crederci. Per noi è un obiettivo ancora vivo, in ogni caso bisogna comunque cercare di far più punti possibili anche per un eventuale miglior piazzamento playoff”.

A tal proposito, nel caso in cui dovreste disputarla, come credi si possa uscir vincitori da una competizione così imprevedibile come quella degli spareggi promozione?

“I playoff sono un campionato nel campionato ed è impossibile prevederne il finale. Un anno fa è stato il Cosenza, che ha chiuso la stagione al sesto posto, ad avere la meglio battendo squadre di caratura superiore, compreso il Siena in finale. In questa competizione ogni partita ha una storia a sé. Noi cercheremo di affrontare al meglio il finale di stagione gestendo le energie nel tentativo di arrivar pronti fisicamente a questi spareggi. Sempre se non dovessimo chiudere il campionato al primo posto”.

Adesso parliamo di te. I tuoi numeri in questa stagione parlano chiaro: 5 gol e 4 assist. Ti senti un lusso per la categoria?

“Non fa parte del mio carattere autocelebrarmi. E’ vero questi sono numeri importanti ma ho ancora tanto da lavorare da fare per cercare di farmi trovare sempre pronto a ciò che accadrà in futuro. Ad essere sincero non mi aspettavo una stagione così positiva a livello realizzatio, gran parte del merito va attribuito al fatto che sono tornato a saltare in area sulle palle inattive. Ma so benissimo che i numueri devono essere confermati dalla prestazioni, lasciarli da soli non vogliono dir niente”.

Un anno fa dopo tre stagioni in serie B hai dovuto affrontare il dramma (sportivo) della retrocessione. Nonostante diverse offerte ha deciso di non abbandonare la maglia della Pro Vercelli…

“Vero, qualche offerta era arrivata. Il Cittadella su tutte aveva mostrato un forte interesse nei miei confronti così come il Cosenza. Io però avevo voglia di riprendermi un qualcosa che mi era stato ingiustamente tolto. Come squadra penso che quella retrocessione sia stata immeritata e per questo ho deciso restare a Vercelli e lottare per riconquistare la serie B”.

Riavvolgiamo per un momento il nastro della tua carriera e parliamo dei tuoi inizi nel settore giovanile dell’Udinese.

“Formativamente parlando è stata un’esperienza molto bella. Ho avuto la fortuna di far parte in più occasioni anche del gruppo della prima squadra. Come quella volta che fui convocato per la vittoriosa trasferta in Europa League contro il Liverpool a 17 anni. E’ stata una giornata particolare, io peraltro avevo i bagagli pronti perché ero in partenza per Ascoli dove con la Primavera avrei dovuto disputare una gara di Coppa Italia. Quando il mister mi chiama dicendomi che sarei dovuto partire per Liverpool. Fu un’emozione incredibile e inaspettata. Partecipai anche alle trasferte contro Anzhi e Young Boys, oltre che ad alcune di campionato tra cui quella dell’Olimpico di Roma. In queste occasioni ho avuto modo di respirare l’aria del calcio vero”.

In conclusione, quali sono i tuoi obiettivi futuri?

“Ora come ora penso principalmente al presente, c’è un campionato da portar a termine e spero di riuscire a togliermi qualche soddisfazione con la Pro Vercelli. Prima di pensare a quello che mi riserverà il futuro da giugno in poi”.

Foto Ivan Benedetto per F.C. Pro Vercelli 1892