Relazione di: Nicolas Annoscia – Allenatore UEFA B, Match Analyst FIGC

Il Tottenham arriva a questa semifinale con assenze pesanti, soprattutto Harry Kane (infortunato) e Son (squalificato), ma ha comunque qualità e organizzazione per attaccare velocemente ed in verticale. L’Ajax è in un grande momento di forma. Dopo aver battuto Real Madrid e Juventus ha tutte le carte in regola per giocarsi l’accesso alla finale.

La partita

La squadra di Pochettino ha interpretato la gara in maniera molto simile a quella contro il City concedendo il palleggio agli uomini di Ten Haag, l’Ajax dal canto suo è riuscito ad aggirare la pressione del Tottenham con il solito possesso palla che tanto ha entusiasmato gli amanti del calcio. Il gol decisivo di Van De Beek (molto simile a quello con la Juve), arrivato dopo circa un quarto d’ora, a coronamento di un inizio dominante in cui la squadra di Erik ten Hag ha fatto naufragare il piano iniziale di Mauricio Pochettino, controllando il pallone senza concedere nulla al Tottenham.

Forse proprio per limitare le combinazioni nello stretto con cui l’Ajax avanza sul campo, Pochettino aveva scelto un sistema fluido che permetteva ai suoi giocatori di accorciare facilmente sull’avversario di riferimento. Il tentativo di limitare il palleggio con una pressione orientata uomo vs uomo, attraverso gli accoppiamenti creati dal sistema del tecnico argentino, è però naufragato subito. Con i loro movimenti, i giocatori dell’Ajax riuscivano a disordinare la struttura del Tottenham e a manovrare dietro le sue linee di pressione.

I giocatori del Tottenham impegnati nel primo pressing venivano così spesso saltati dal palleggio dell’Ajax. In particolare le due mezzali, Eriksen e Alli, dovevano seguire De Jong e Schöne ma allo stesso tempo uscire lateralmente in pressione se Rose e Trippier rimanevano “bloccati” vicini ai centrali, formando una linea difensiva a 5.

Soprattutto nei primi venti minuti, l’Ajax ha dominato il possesso (58,7%) segnando il gol decisivo e costruendo un paio di occasioni pericolose con le sue tipiche combinazioni nello stretto.

Con l’ingresso di Sissoko, al posto di Vertonghen, uscito a causa di un colpo fortuito alla testa, ed il cambio di sistema che ha aggiunto un giocatore a centrocampo, il Tottenham è riuscito a pressare meglio, a ridurre drasticamente il possesso dell’Ajax (sceso al 39,6% nel secondo tempo) ed a sporcare il suo palleggio.

Schierato col centrocampo a rombo, con Eriksen e Sissoko mezzali, e Alli vertice alto dietro Llorente e Lucas, il Tottenham riusciva a mettere pressione in maniera più semplice, impedendo all’Ajax di uscire in modo pulito dalle zone arretrate.

L’Ajax ha risposto però in modo molto maturo al cambio di modulo avversario riuscendo ad adattarsi in maniera adeguata. Senza avere più il controllo della palla come nel primo tempo, la squadra di Ten Hag è riuscita a gestire la partita concedendo pochissimo al Tottenham che ha tirato in porta una sola volta con Alli al 49’.

Pochettino in vista del ritorno Pochettino potrà contare sul rientro di Son che con la sua abilità nell’attaccare gli spazi in verticale, avrebbe potuto dare maggiore peso all’attacco del Tottenham. Dopo aver vinto a Madrid contro il Real e a Torino contro la Juventus, l’Ajax si è ripetuto a Londra contro il Tottenham, dimostrando ancora una volta di ritrovarci di fronte alla squadra più divertente da vedere di questa stagione.