E’ tra i giovani più interessanti del panorama nazionale. Ha fatto parlare di sé per l’esordio con gol sia con il Ravenna, che con la Nazionale Under 19. Salvatore Esposito è uno degli ultimi talenti provenienti da Castellammare, che dopo i vari Donnarumma, Mirante, Quagliarella, spera di poter lanciare un altro talento in giro per l’Italia. E poi l’esordio del fratello Sebastiano in Europa League con l’Inter, il tifo acceso per la Juve Stabia, e la voglia di provare a emulare quei calciatori stabiesi che ce l’hanno fatta, e che per lui e per il fratello restano “un esempio da seguire…”.

Salvatore, come vivrà il Ravenna questo rush finale di campionato?

«Beh, considerando che eravamo partiti con l’obiettivo della salvezza, sicuramente con tanta spensieratezza. Ci proveremo a divertire, ciò non vuol dire mollare la presa, perché anche se la salvezza l’abbiamo raggiunta a quattro giornate dalla fine non capita sempre di potersi giocare i playoff. Ce li meritiamo, per cui dovremo continuare a fare il massimo, perché sarebbe un peccato perdere un’occasione così importante sia per il Ravenna che per noi giovani…».

A Ravenna ci hai messo davvero poco a diventare protagonista. Hai riconquistato anche la Nazionale Under 19, con la quale speri di poter disputare gli Europei…

«Sì, ho fatto parte dell’Under 16 con Kean e Pellegri, poi sono onesto, ero un po’ uscito dal giro delle nazionali giovanili. Fortunatamente mister Guidi mi ha dato di nuovo una chance, che spero di aver ripagato nel migliore dei modi. Ho segnato 3 gol in 5 partite, due su punizione e una su rigore. Ma non devo assolutamente fermarmi, perché come ho detto ci sono gli Europei Under 19 che spero di poter disputare e perché devo a tutti i costi ripagare la fiducia del mister…».

Sei arrivato in terra romagnola dopo i primi 6 mesi alla Spal, società che detiene ancora il tuo cartellino. Che esperienza è stata?

«Si tratta di una società seria, di un ambiente sano dove crescere. Anche quando ho avuto un piccolo infortunio non mi hanno fatto mancare nulla permettendomi di guarire presto e nel migliore dei modi, per cui posso solo ringraziare il club. Sono ancora un giocatore di proprietà della Spal, spero di tornare e di giocare con loro, perché no. In chiave salvezza ovviamente faccio il tifo per loro, spero che riescano a raggiungere l’obiettivo e magari l’anno prossimo giocare con i biancazzurri».

Il tuo esordio in Nazionale Under 19, così come quello con il Ravenna, è stato scandito da uno splendido gol su punizione. Però c’è stato un altro esordio a rubarti la scena…

«Si, quello di Sebastiano (fratello minore che gioca nelle giovanili dell’Inter, reduce da un esordio in Europa League contro il Francoforte, nerazzurro più giovane di sempre, ndr). Onestamente spero che me lo continui a rubare sempre di più il palcoscenico, e che continui a fare quello che sta facendo già molto bene. A livello tecnico siamo molto simili, entrambi abbiamo buoni doti tecniche, magari lui fisicamente è più imponente, anche perché fa la punta e ha il fisico del centravanti. Sinceramente ero emozionatissimo il giorno del suo esordio in Europa League, manco ero così teso che sembrava dovessi giocare io. Mi ricordo che ero in ritiro con la Nazionale e guardavo la partita, che sensazione stupenda…».

Siete originari di Castellammare, terra che di calciatori di spessore ne ha sfornati parecchi. Sperate di ripercorrere le loro orme?

«Beh, che dire. Calciatori come Donnarumma, Mirante, Quagliarella, sono degli esempi per noi, un orgoglio per la nostra terra. Io e mio fratello giocavamo nella stessa scuola calcio di Gigio (Donnarumma), mentre lo stesso Antonio (Mirante), ci è sempre stato vicino con i suoi consigli, e noi non possiamo che ringraziarlo. Castellammare è sempre casa nostra, e ovviamente facciamo il tifo per la Juve Stabia, con la speranza che possa tornare in serie B. Domenica ha vinto una partita importantissima contro il Trapani, speriamo possa tagliare il traguardo».

Quale reputi il tuo punto forte e dove pensi di poter ancora crescere?

«Penso sicuramente il calcio, la tecnica. Poi devo migliorare molto sulla rapidità, non sono un giocatore velocissimo, per fortuna il mister (Luciano Foschi, ndr), cerca di darmi consigli sotto tutti gli aspetti e di farmi crescere in tutto. Io cerco di prendere gli aiuti e i consigli che mi vengono offerti, non solo dal mister, ma anche dai miei compagni di squadra. Ci sono elementi esperti come Nocciolini, Jidayi, con una grande carriera alle spalle, si può solo imparare».

Progetti per il futuro?

«In verità non è che abbia dei progetti, cerco di lavorare giorno per giorno e di guardare il presente, penso al Ravenna. Non mi voglio montare la testa e pensare a palcoscenici più importanti. Poi per quanto riguarda quest’estate sono un po’ scaramantico, ma anche con la Nazionale Under 19 ho grandi aspettative in vista degli Europei di categoria».

foto tratta dal profilo Facebook ufficiale della Società