E’ una mezzala giovane e di prospettiva, scuola Sassuolo, che sta dimostrando il suo valore nelle fila della Reggina. Gli amaranto, reduci da un periodo non molto positivo, hanno ritrovato il successo grazie al tris rifilato al Catania, davanti a oltre 9mila spettatori che hanno assiepato il Granillo, in un ritrovato clima d’entusiasmo, specie dopo il cambio di proprietà. Ne parliamo con Simone Franchini, centrocampista classe ’98, tra i migliori prospetti a disposizione del tecnico Massimo Drago. E quel sogno playoff ancora vivo…

Partiamo dal roboante successo di domenica contro il Catania, un 3-0 davanti a 9mila tifosi…

«E’ stata una partita bellissima, davanti a una cornice di pubblico strepitosa. Dopo le ultime gare non molto positive volevamo dare una soddisfazione ai nostri tifosi. Giocare davanti a 9mila spettatori poi, non è una cosa che capita così spesso in serie C. E’ stata una grande giornata, l’abbiamo preparata alla grande».

Un clima d’entusiasmo generato dalla nuova proprietà? 

«Si, assolutamente. si respira un gran clima in città, la gente è tornata allo stadio, il presidente è una splendida persona, l’ho conosciuto e mi ha fatto un’ottima impressione. Ha comprato anche tanti calciatori forti a gennaio, rinforzando la squadra notevolmente». 

Anche in virtù di questo clima, qual è il vostro obiettivo? 

«Beh, ora dobbiamo provare a raggiungere i playoff. Questa gente se lo merita, noi ci proveremo. Abbiamo anche il successo a tavolino con il Matera per ridurre il distacco, dobbiamo provarci fino alla fine». 

Come è stato l’impatto con il calcio professionistico? 

«Beh all’inizio dura, soprattutto per la lontananza da casa. Però penso che giornata dopo giornata sono cresciuto, qui ho trovato un ambiente stupendo che mi ha aiutato a crescere. Siamo tanti ragazzi giovani, abbiamo un buon rapporto con tutti, anche lo staff e magazzinieri. Abbiamo trovato anche buoni amici qui, sono assolutamente felice di questa scelta. Ovvio che una piazza calda può portare delle pressioni, specie a chi è più giovane, ma aiuta tanto a maturare e crescere in fretta. E poi nessuna piazza in un futuro sembrerà dura…»

Da un punto di vista tecnico dove pensi di poter migliorare? Qual è invece il tuo punto di forza? 

«Sicuramente posso crescere in tutto, perché sono molto giovane. Sono una mezzala, che ha forse nello strappo a metà campo la sua qualità migliore. Ho realizzato anche un gol oltre a svariati assist, penso di poter migliorare nella gestione della palla. Già da un po’ il mister mi ha chiesto di più sotto quest’aspetto, e penso di essere cresciuto molto già nel corso di questa stagione».

Provieni dal settore giovanile del Sassuolo, come è stata la tua trafila?

«Ho militato diversi anni nelle giovanili del Sassuolo, anche se la stagione migliore, che mi ha permesso di arrivare a Reggio Calabria è stata quella in Primavera. Nel mezzo c’è stato il prestito di sei mesi alla Ternana, in serie B. Non ho mai giocato, c’erano diversi giocatori forti avanti a me e così sono tornato al Sassuolo a gennaio. Una società seria, che investe tanto sui giovani, ci crede molto. In Primavera ho giocato contro Kean, che oggi è protagonista con la Juve e in Nazionale. Si vedeva che aveva delle qualità enormi, si portava dietro 3-4 avversari…»

 

foto tratta da Calabriasport24.net