E’ tra i giovani più promettenti dell’intero panorama nazionale, Fabio Maistro, centrocampista scuola Fiorentina in forza al Rieti, che dopo l’arrivo di Eziolino Capuano in panchina ha svoltato la propria stagione, trovando risultati importantissimi contro le big del girone C di serie C e a un solo punto da una salvezza che varrebbe uno scudetto. Ne parliamo con il 21enne originario di Rovigo, autore di 5 gol in campionato, e sulle cui tracce ci sono club importanti di serie A e serie B.

Fabio, ieri un pareggio con il Rende, che gara è stata?

«Una gara molto combattuta, sofferta. Loro picchiavano, ma abbiamo picchiato anche noi, perché ci dobbiamo salvare. E’ comunque un punto molto importante per il nostro obiettivo».

Obiettivo ora quanto mai vicino…

«Sì, ora dobbiamo completare l’opera. Sabato saremo di scena a Bisceglie, senza giri di parole è la gara della vita per noi. Ci basta un punto per festeggiare l’ambito traguardo della salvezza, dobbiamo solo scendere in campo con il coltello tra i denti».

In quanto a giocare con il coltello tra i denti avete un maestro. Che ci dici su Ezio Capuano?

«Beh, quando c’è da lottare, lui è sempre in prima linea. E’ un motivatore, sa tirare il meglio da ognuno, anche dai più giovani, è bravo a usare il bastone e la carota. Spesso si parla solo dell’aspetto psicologico, anche per il personaggio che si è creato. Ma una fase difensiva come la sua non l’avevo mai vista prima, è un maestro. Un tecnico preparatissimo, che cura ogni minimo particolare e che conosce alla perfezione gli avversari che affrontiamo».

C’è un aspetto sulla quale ti ha fatto lavorare maggiormente?

«Beh, sicuramente la fase di non possesso. Ora sto agendo da mezz’ala, anche per sfruttare le mie qualità tecniche, i miei inserimenti, infatti ho realizzato 5 gol in campionato. In passato però ho fatto anche il play, per via delle mie doti, però so che posso ancora crescere molto in fase difensiva».

Proprio in virtù dell’ottimo campionato che stai disputando, diverse squadre avranno messo gli occhi su di te. Confermi?

«Sì, a gennaio mi voleva la Salernitana, sono stato molto vicino, soprattutto dopo un’amichevole giocata a Salerno, dove feci un’ottima partita. Poi ci sono diverse squadre tuttora interessate, Napoli, Parma. Per ora penso alla salvezza, poi sarebbe bello avere una chance in categorie superiori».

Parliamo invece del settore giovanile, come è stata la tua trafila?

«Sono stato diversi anni alla Spal, poi sono passato alla Fiorentina. Ho fatto la Primavera lì, sono stato anche convocato in prima squadra, un’emozione indescrivibile. E’ successo tutto in un secondo, non ho avuto nemmeno il tempo di realizzarlo, però so solo una cosa. Se fosse rimasto Paulo Sousa a Firenze, sicuramente avrei esordito con la maglia viola, lui credeva tanto nei giovani. Ha lanciato Bernardeschi, Chiesa…».

Che ricordi hai di quei giorni?

«Beh sicuramente gli allenamenti con tanti campioni, con i quali sono rimasto in contatto. Penso a Bernardeschi, a Ilicic, ci sentiamo ancora oggi. Ho un bel rapporto con loro, così come con la piazza. Josip ha sempre avuto qualche problemino fisico, ma quando era in forma faceva dei numeri pazzechi».

Poi l’esperienza al Gavorrano…

«Sì, anche se ho giocato poco, questo è stato il primo campionato vero tra i professionisti per me. Siamo retrocessi, ecco perché quest’anno voglio chiudere il campionato con una salvezza, non voglio nemmeno pensare a una seconda retrocessione consecutiva…».

Sogni per il futuro?

«Chiudere bene il campionato qui, poi si vedrà. Il mio cartellino è di proprietà del Rieti, quindi vedremo a fine stagione il da farsi, ovvio che sogno di salire di categoria, e sono consapevoli che diverse squadre come ho già detto sono interessate a me. Spero di avere una chance in un grande club».

foto tratta da rietiinvetrina.com