Tra i volti nuovi della Savignanese che domenica battezzerà la sua stagione agonistica in Coppa Italia con il Forlì, c’è il centrocampista Andrea Gadda. Figlio d’arte, non ha mai utilizzato la figura di papà Massimo per farsi luce nel mondo del calcio ma solo gli indiscutibili mezzi tecnici, frenati spesso da infortuni che ne hanno pregiudicato il rendimento ottimale. Proprio per riprendere tono e rimettersi in discussione dopo la parentesi di San Marino, lo scorso anno il classe ’93 ha deciso di ripartire dalla Promozione, cedendo alla corte del Cervia: “Ho lavorato duramente per recuperare la miglior condizione possibile, sono stato benissimo grazie ad un gruppo di amici e bravi ragazzi ed una società inappuntabile. Spiace aver chiuso l’annata con la sconfitta interna in finale play-off ma sono convinto che i miei ex compagni si prenderanno la rivincita quest’anno, avendo mantenuto l’ossatura della scorsa stagione ed inserito alcune pedine di valore”.

In estate si è subito palesata l’opportunità di ritrovare la D, e Gadda l’ha colta al balzo: “Sono altri ritmi e tempi rispetto al campionato affrontato lo scorso anno ma con abnegazione e voglia di fare mi sono subito rimesso in gioco. A Savignano si era già fatto bene lo scorso anno, mi sono inserito ottimamente in un contesto già avviato e in buona parte già conosciuto che per me ha tutte le credenziali per poter alzare l’asticella e raggiungere i play-off. Naturalmente non sarà facile vista la portata delle avversarie, dobbiamo andarci con i piedi di piombo ma lavorando con entusiasmo ed unione nulla ci sarà precluso. Abbiamo fatto una bella preparazione e sono convinto ne ricaveremo presto i frutti”.

Tornando al passato: “Il ricordo più bello restano i 6 mesi di Fermo con la vittoria del campionato di D in una piazza assetata di tornare tra i professionisti. Nelle Marche la gioia più bella ma anche il rammarico del secondo anno a Matelica perso praticamente del tutto a causa di un infortunio”.

Riproiettandosi al futuro: “Mi metto a disposizione della squadra, dal punto di vista personale cerco continuità e mi auguro di mantenere alta la condizione atletica. Da quello collettivo, come detto, possiamo ambire a far bene: sognare non costa nulla”.