Quando il calcio vuol dire rivalsa. Lo sport è ricco, fortunatamente, di storie che hanno come tema principale quello del riscatto sociale. Una di queste riguarda Fabio Pisacane ed Armando Izzo. “Scugnizzi” napoletani nati e cresciuti in quartieri difficili dove è facile smarrire la retta via. Loro, però, quella retta via l’hanno trovata eccome, trovando nel calcio la loro guida. Spinti dal sogno di diventare professionisti di alti livello hanno lottato, sudato e lavorato sodo. Ma soprattutto ci hanno creduto fino in fondo. E dopo tanti sacrifici eccoli lì giocare in serie A e sognare la maglia della Nazionale. Per molti sportivi il lunch match di ieri tra Torino e Cagliari è stata semplicemente una delle tante partite in programma nell’ennesimo weekend di calcio. Per Fabio e Armando, invece, no. Per entrambi quella gara ha significato tanto, ritrovarsi sul terreno di gioco dell’Olimpico di Torino equivaleva a dire “sì, ce l’abbiamo fatta, nonostante i mille problemi siamo qui”. Al triplice fischio i due di sono lasciati andare in un emozionante abbraccio, emozionante come il messaggio social postato da Pisacane sul suo profilo Instagram: “In questo abbraccio sono contenute tutte le difficoltà che ci siamo messi alle spalle. Siamo partiti da terra, dai quartieri più poveri della nostra Napoli. Siamo due scugnizzi che, attraverso il sacrificio e la dedizione, si sono presi ciò che volevano, ribaltando un destino che doveva solo essere cambiato. In questo abbraccio c’è tutta la nostra amicizia. Un qualcosa che, negli anni, ha superato le avversità che si erano poste tra noi e il nostro obiettivo. Quando c’è un sentimento, nessuno può creare disordine al suo interno: il bene, alla fine, trionfa sempre. E noi ne siamo un esempio”. Al commovente testo ha fatto seguito la pronta risposta di Izzo, il quale ha commentato con un sintetico quanto significativo: “Ti voglio bene fratello”.  Quando il calcio vuol dire rivalsa, appunto.