Ha scelto di ripartire da Torre del Greco, dopo un periodo di inattività di diversi mesi. E’ presto diventato un punto fermo della Turris, Simone Addessi, attaccante esterno 24enne scuola Latina, tanto da mettere a segno già 8 reti e diversi assist vincenti. L’ex Fondi si gode un campionato da urlo con la maglia dei corallini, con il quale spera di ritrovare il professionismo. La promozione diretta nel girone I, sembra destinata al Bari, ma la punta laziale rilancia: “Ci sono ancora gli spareggi, un peccato aver lasciato punti per strada in trasferta”.
Simone, è un momento d’oro per te e tutta la Turris…
“Sì, veniamo da un’altra vittoria importante, puntiamo a vincere tutte le gare che restano, anche perché abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno…”.
Nemmeno al Bari, che avete battuto in casa e fermato sul pari al San Nicola?
«Nel doppio scontro diretto abbiamo dimostrato di non essere inferiori a loro, anzi di giocarcela alla pari. Li abbiamo battuti in casa dopo aver pareggiato in trasferta, penso che abbiamo messo in mostra tutte le nostre qualità. Purtroppo non abbiamo avuto magari la stessa loro continuità fuori casa, ma parliamo di una squadra che per budget, nomi, prestigio, non ha nulla a che vedere con la serie D. C’è un po’ di rammarico, perché magari con un altro avversario il testa a testa sarebbe stato ancora nel vivo, però non ci dobbiamo creare alibi e continuare a fare il meglio fino al termine del campionato. Abbiamo le qualità per vincerle tutte, e sopratutto per dire la nostra nei playoff. La serie C passa anche da lì…».
A proposito di serie C, tu l’hai abbracciata lo scorso anno con il Fondi, poi lo stop. Cosa è successo?
«Sì, credo di aver fatto anche un buon campionato dal punto di vista individuale, ho realizzato quattro reti. Probabilmente ho commesso degli sbagli nel valutare alcune situazioni e mi sono trovato senza squadra, così a novembre c’è stata l’offerta della Turris. Non ci ho pensato un momento, avevo troppa voglia di tornare a giocare. Poi, in una piazza del genere, non puoi certo sentirti un calciatore di serie D. Una squadra forte, un grande ambiente, una società seria, un ottimo rapporto con il mister, non manca nulla davvero per sentirsi professionisti da queste parti».
Speri di tornare nel professionismo, anche in virtù di un rendimento importante in quarta serie?
«Beh, ovvio che il sogno è quello di salire sempre più in alto, o quantomeno di provarci, ma non penso alle statistiche individuali, quelle vengono dopo. Per prima cosa c’è il risultato della squadra, quindi penso a fare il massimo con i miei compagni da qui al termine della stagione. Chissà che non possa ritrovare il professionismo proprio a Torre del Greco, sarebbe un piacere continuare a vestire la maglia della Turris».
Tra i tuoi compagni di squadra under, chi reputi possa ambire ad una carriera ad alti livelli?
«Abbiamo tanti under forti in squadra, i giovani che sono da noi sono tutti importanti. Penso a Esempio e Auriemma, i nostri terzini, ma soprattutto a Fabiano. Una mezz’ala classe duemila, proveniente dal settore giovanile della Turris, quindi un prodotto di casa. Mi ha stupito per il suo impegno sin dal primo allenamento con la prima squadra, quando c’è stato l’esonero il mister l’ha chiamato con noi, dopo la prima partita non ha perso più il posto. Una personalità fuori dal comune, penso che sia lui che i primi due hanno tutte le carte in regola per fare una carriera importante».
E invece, i tuoi ricordi da ragazzino? Qual è stata la tua trafila per ciò che concerne il settore giovanile?
«Sono stati diversi anni a Latina, ho avuto tanti allenatori che mi hanno formato, per cui posso avere solo ricordi positivi. Abbiamo vinto il campionato con la Berretti, poi le esperienze in Primavera contro formazioni del calibro di Roma, Napoli, Lazio. Su tutti ricordo Murgia, attualmente alla Spal…».
Avete qualche rimpianto per il campionato?
«Beh, forse se penso al rendimento fuori casa, sì. Mi vengono in mente le partite con Troina e Messina, con questi ultimi vincevamo 2-0 e poi abbiamo perso 5-2. Un vero peccato non aver trovato una continuità determinante anche lontano dalle mura amiche, avremmo forse potuto essere ancora in lotta con il Bari. Anche perché in casa abbiamo registrato sino ad ora numeri molto importanti. Siamo imbattuti in casa, abbiamo vinto 13 gare su 14 (4 punti in più del Bari per quanto riguarda il rendimento interno), ma come ho già detto, non è tempo di fasciarsi la testa. Non è detto che la promozione in serie C non possa arrivare ugualmente…».