Relazione di: Jacopo Leone

Allenatore UEFA B, UEFA C, Viceallenatore Under 17 Nazionale U.S. Salernitana 1919

Dando uno sguardo alle formazioni di Olanda e Germania ci accorgiamo bene che sono parecchi i giovani chiamati a giocare le qualificazioni agli Europei 2020. Come è noto la squadra Orange ha un età media molto bassa, al momento di 26,2 anni, si va da giocatori esperti come Ryan Babel, classe 1986, a giovani di prospettiva come Matthijs De Ligt, che invece ha solo 19 anni.

Allo stesso modo anche la Germania si è notevolmente “svecchiata” con una media di 25,2 anni passando dai 32 anni di Manuel Neuer agli appena 19 di Kai Havertz.

Il reale spunto di interesse di questa gara è una “particolare” fase difensiva della squadra olandese. La lettura della palla scoperta di tutta la linea che non lavorava di reparto è una chiara costante tattica che ha messo in netta difficoltà la squadra Orange per l’intera durata della gara.

Rudiger verticalizza per Sanè che viene incontro attraendo a sé il centrale di destra De Ligt. Sanè scarica per Schulz che di prima serve l’inserimento di Kroos. La linea difensiva olandese si “rompe” non lavorando di reparto, non scivola in zona laterale con il solo Van Dijk che esegue il movimento verso la zona, De Jong che si era inserito tra i centrali non segue il movimento del suo capitano lasciando un buco in zona centrale.

Gnabry scarica palla per Kroos, Sanè entra dentro al campo liberando lo spazio per Schulz. Da notare come De Ligt invece di lavorare di reparto lasciando Sanè in fuorigioco rimane dietro di almeno quattro metri. Kroos serve Schulz sull’esterno mette palla dentro per Sanè che approfitta della caduta di De Ligt e fa gol incrociando di sinistro.

Classico palla dentro palla fuori dei tedeschi, costante tattica ricercata per tutta la partita, con la linea olandese che non lavora ancora di reparto con De Ligt che segue Sanè invece di metterlo in fuorigioco. Da notare anche la postura piatta di tutti i difensori Orange su palla scoperta.

Verticalizzazione di Rudiger verso Gnabry, sempre troppo libero di agire tra le linee, senza nessuno che ne oscuri il passaggio né che lo segua.

De Jong nell’insolita posizione di terzino sinistro legge male il taglio alle spalle di Reus non chiudendo verso il centro del campo ma concedendo il filtrante centrale. In area Sanè taglia sul primo palo, Van Dijk e Blind seguono il movimento, De Roon chiude in ritardo centralmente lasciando solo Schurle che di destro realizza il gol vittoria.

La partita olandese la si può riassumere con le dichiarazioni rilasciate a fine partita dal giovane difensore dell’Ajax e della Nazionale olandese Matthijs de Ligt, “Nel primo tempo io e Van Dijk ci siamo meritati un 4 in pagella. Non abbiamo fatto abbastanza, anche se non siamo stati certo gli unici a giocare male. L’Olanda in generale ha fatto un brutto primo tempo”

 

Ora vi pongo sempre la mia solita domanda finale, è stata una giornata no per gli olandesi oppure è proprio l’interpretazione difensiva che ha fatto la differenza in negativo?