Ha realizzato 6 gol in campionato, addirittura 4 nelle ultime 4 giornate. No non è un bomber, ma è un difensore con il vizietto del gol FIlippo Pellacani, giovane calciatore del Villafranca Veronese, affermatosi come uno dei migliori prospetti di tutta la serie D. Prima però di inseguire il sogno del professionismo, il 21enne scuola Verona vuole chiudere l’anno con una salvezza nel girone B di serie D. Ma c’è da fermare prima il Mantova…

Filippo, come vi state preparando all’ultima giornata di campionato?

«Sicuramente dovremo fare la nostra partita con il Mantova. Poi abbiamo la fortuna di poter fare la corsa su due squadre per andarci poi a giocare i playout. Diciamo che siamo abbastanza fiduciosi, ma se noi perdiamo con il Mantova diventa tutto più difficile. Fortunatamente loro non si giocano più nulla, mentre noi giochiamo in casa e abbiamo le nostre motivazioni».

Annata sofferta per la squadra ma estremamente positiva per te…

«Vero. Abbiamo sofferto, ma personalmente sono molto felice e soddisfatto di quanto dimostrato fino ad ora. Ho saltato solo due partite in tutto il campionato, ho trovato finalmente quella continuità che cercavo anche l’anno scorso all’Imolese, quando ho avuto diversi problemi fisici che mi hanno condizionato, un calvario che fortunatamente è finito».  

Anche dal punto di vista realizzativo non è andata male…

«Assolutamente, ho realizzato 6 gol, ben 4 nelle ultime 4 giornate, tra l’altro tutti in maniera diversa. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, direttamente da punizione, su rigore. Insomma sono felice anche per le reti realizzate, soprattutto perché nasco centrocampista, e mi è sempre piaciuto giocare la palla, provare il lancio o la conclusione».

Come è avvenuto il passaggio in difesa?

«Inizialmente avevo disputato qualche partita da difensore nelle giovanili del Verona, ma più in situazioni di emergenza che per scelte tattiche. Quest’anno sono stato spostato sulla linea dei difensori, e anche se all’inizio sono andato incontro a qualche difficoltà, ora mi sento un difensore a tutti gli effetti, ed è questo il ruolo che svolgerò nel mio futuro calcistico».

Come ti sei trovato, pensi di poter ancora migliorare sotto alcuni aspetti?

«Sicuramente sì, ma sono convinto di essere cresciuto notevolmente già nel corso della stagione, grazie anche ai consigli del mister. Inizialmente andavo subito in pressing, poi ho capito che in alcuni casi dovevo temporeggiare di più. Anche se ovviamente mi piace giocare la palla, non ho paura a impostare l’azione o a prendermi qualche rischio, di certo non sono uno di quei difensori che spazza ogni pallone che gli capita a tiro».

Prima hai menzionato il Verona, che ricordi hai della tua esperienza nel settore giovanile scaligero?

«Grandi ricordi, raggiungemmo il miglior risultato degli ultimi 20 anni. In particolare ricordo la vittoria contro il Milan per 6-2, dove peraltro realizzai anche un gol. Abbiamo battuto una squadra che poteva vantare gente come Vido e Cutrone in campo…».

Il tuo nome è già chiacchieratissimo in ottica mercato. Cosa ti auguri per il tuo futuro?

«Beh, dopo un’annata così positiva dal punto di vista del rendimento e della continuità punto a giocarmi una chance nel professionismo. Anche se per ora non si è mosso niente, penso prima a finire il campionato e poi si vedrà, parlerò con la società e con il mio procuratore. Qui sono stato benissimo, anche per via della vicinanza a casa dopo una stagione difficile l’anno scorso, in ogni caso ci sono state diverse chiacchierate, ma di concreto ancora nulla. E’ innegabile però che sogno di salire di categoria, credo sia il sogno di ogni ragazzo…».