Senza dubbio è stata una delle piacevoli rivelazioni del girone C di serie C con la conquista del secondo turno playoff contro ogni pronostico. Risultato che la Virtus Francavilla ha costruito nel tempo con una programmazione seria e lungimirante, l’unica ricetta utile per raggiungere il successo. Ad illustrarci il modus operandi del club biancazzurro ai nostri microfoni è stato il direttore generale Gigi Valentini, che terminata la soddisfacente stagione ha già proiettato la sua attenzione al futuro, sempre nel segno della progettualità.

Direttore, il campionato da poco concluso è stato per voi ricco di soddisfazioni. Qual è la sua valutazione finale?

“Nonostante le iniziali difficoltà e il cambio di guida tecnica resta una stagione estremamente positiva. Nel girone di ritorno per punti totalizzati siamo stati inferiori solo al Trapani. Abbiamo tenuto testa ad avversari di valore come Catania, Catanzaro e lo stesso Trapani. Ai playoff poi abbiamo battuto la Casertana prima di essere sconfitti dal Potenza, direi anche in maniere immeritata, giocando un gran calcio. Cosa che ci è stata riconosciuta anche dai nostri avversari. Per questo direi che siamo stati protagonisti di una stagione straordinaria alla quale do un bel 8 e mezzo pieno”.

Da qualche settimana la sua attenzione è già rivolta alla prossima stagione. Nelle ultime ore, infatti, avete ufficializzato uno dei primi innesti: il difensore Delvino

“Sì, è un giovane molto interessante proveniente dall’Alessandria. Il nostro direttore sportivo Mariano Ferndandez è stato lesto e sveglio a chiudere un’operazione così importante anche perché Delvino rientra nella categoria dei cosiddetti “under”. E in virtù dei regolamenti sul minutaggio dei giovani questo acquisto diventa molto importante. In via generale posso dire che al 80-90% la nostra squadra è già fatta. Un anno fa è iniziata la nostra programmazione pluriennale e una volta rinnovati i contratti di alcuni calciatori che riteniamo importanti come Zenuni e Nunzella guardiamo al mercato con grande serenità. Andando ad incrementare la rosa soltanto in caso di cessioni”.

A proposito di cessioni, dopo l’ottima stagione disputata dalla squadra quante offerte sulla vostra scrivania?

“Per quanto ci riguarda la nostra rosa è confermata in blocco e non prevediamo uscite al momento. Poi è chiaro che le leggi  le fa il mercato e se dovessero arrivare un’offerta per un nostro giocatore la valuteremo per il bene della società e dell’atleta. Fortunatamente però siamo una società sana che non ha bisogno di vendere i propri calciatori”.

Avere una rosa già formata a fine giugno è sicuramente un vantaggio notevole..

“Certamente, a maggior ragione in un torneo come quello di serie C. Noi negli ultimi mesi abbiamo rinnovato il contratto al nostro tecnico, al direttore sportivo e stipulato contratti pluriennali con l’80% dei calciatori perché non è stravolgendo la rosa ogni anno che si possono portare avanti progetti ambiziosi. Abbiamo sempre fatto della programmazione e della lungimiranza un mantra imprescindibile”. 

Sul fronte giovani come sta lavorando la Virtus Francavilla?

“Prima ho parlato della regola relativa al minutaggio dei giovani. Per accedere ai contributi della Lega bisogna che i giocatori “under” totalizzino 270 minuti a partite, il che vuol dire che dovranno scendere in campo tre giocatori “under”. In generale la nostra politica è sempre stata quella di creare un giusto mix tra gioventù ed esperienza, soprattutto in un campionato difficile come quello di serie C. Questa è la nostra mission”.

Quali sono gli obiettivi futuri alla luce dei traguardi già raggiunti in questa stagione?

“Come sempre noi puntiamo prima di tutto al raggiungimento dei 40 punti. Quest’anno poi il nostro girone vedrà ai nastri di partenza società con budget e storia di un certo livello come Avellino, Bari, Catania, Reggina ma anche lo stesso Potenza. Strada facendo poi vedremo se ci sarà la possibilità di lottare per le posizioni nobili della classifica e disputare magari i playoff in casa essendo tornati a giocare a Francavilla”.

Come ogni estate anche quella in corso è caratterizzata dalle difficoltà di diversi club di iscriversi ai campionati. Qual è il suo pensiero a riguardo?

“Da quello che posso leggere questo è un problema che colpisce anche società di serie A e B come Chievo, Palermo, Foggia e anche il Trapani nonostante la meritata promozione conquistata sul campo. Io personalmente ho fiducia nella nuova governance del presidente Ghirelli che credo imporre dare delle regole ferree. Sicuramente il calcio italiano va rifondato dalle fondamenta, dal miglioramento delle strutture ecc. Ma questo è un discorso che coinvolge anche le categorie superiori e a cascata anche quelle di serie C e D. La speranza e la certezza è quella di non rivedere più campionati falsati come gli ultimi con squadre escluse in corso d’opera. E che in futuro le società non aventi i requisiti necessari possano essere fermate prima dell’avvio della stagione. Nel rispetto di quelle virtuose come la nostra”.