Già al lavoro per preparare al meglio la prossima stagione, dopo una salvezza complicatasi nelle ultime settimane, la Sangiovannese del dg Nicola Del Grosso è a caccia di elementi di personalità, che possano trasmettere al gruppo il carattere venuto meno nelle ultime giornate.

Direttore partiamo dalla salvezza…

«Girone d’andata ottimale, girone di ritorno più duro, la gara con la Sinalunghese è stata quella che paradossalmente ci ha complicato la vita, perché siamo calati un po’, non siamo stati capaci di alzare la guardia, ed ecco perché ci siamo trovati in una situazione di difficoltà. Ma il girone d’andata passa, quello del ritorno diventa quello che la gente ricorda. Venivamo da una stagione precedente chiusa con i playoff, la società ci aveva chiesto una salvezza tranquilla, senza playout».

E’ stato un dispiacere per lei esonerare Buso?

«Assolutamente sì, lo ritengo un ottimo allenatore, ed ho un gran rapporto di stima con lui. Purtroppo si è arrivati a un momento in cui si doveva fare qualcosa, c’è stata la contestazione dei tifosi. Anche la società spingeva per un cambio di rotta, per invertire la tendenza in un momento di difficoltà».

Il girone di ritorno potrà servire per la prossima stagione?

«Sicuramente ci servirà da monito, infatti punteremo su una squadra che possa avere un po’ più di personalità. Dopo l’ottimo girone d’andata è venuta meno nel momento più difficile, ecco perché cerchiamo un centrale che ha lunga militanza in serie D, ci servono leader. Avevamo Simone Calori, che però ora andrà in panchina. Quando è tornato due anni fa, nella nostra testa c’era l’idea di proporgli la nostra panchina, avevamo pensato di partire con un percorso dal settore giovanile, poi però abbiamo deciso di affidargli la panchina della prima squadra».

Ci sarà un blocco che confermerete?

«Sì, ci sono diversi elementi già riconfermati, probabilmente faremo un sistema di gioco diverso, ma 5/6 elementi della scorsa stagione rimarranno con noi, poi siamo già attivi sul mercato. Abbiamo preso Elia Guidotti dall’Eccellenza, 40 gol negli ultimi due anni. Lo seguito già da un po’, ora ha risolto il problema con il lavoro, ma è pronto per la serie D, farà una coppia con Mencagli, coppia ben assortita». 

E il talentino Francesco Disanto?

«E’ notizia di ieri il suo passaggio al San Donato Tavernelle, puntano a un campionato di vertice e lui vuole giocarsi le sue chance di vincere un campionato per tornare nei professionisti. Dopo due anni eccezionali a San Giovanni, era giusto che provasse una nuova esperienza se sentiva questa esigenza, ieri gli ho detto scherzando mai dire mai…chissà che non torni, ho grande stima di lui, e ci conosciamo da tanto tempo». 

Obiettivo per la prossima stagione?

«La società mi ha chiesto una salvezza senza playout, quindi mi piace partire dall’obiettivo minimo che è questo. Ma se c’è la possibilità di poter far meglio non ci tireremo certo indietro, ecco perché vogliamo elementi esperti che tengano alta la guardia, non dobbiamo accontentarci».

foto tratta da forzasangio.it