Le esperienze passate lo hanno formato, aiutato a maturare e fargli fare il salto di qualità. Ora, a 27 anni, Simone Tomassini è pronto a dare una svolta alla sua carriera. Autore di 12 gol, e 5 assist, in 24 partite è il trascinatore del Pineto, che dopo la finale playoff raggiunta lo scorso anno punta a ripetere l’impresa. Ai microfoni di Saranno Famosi il bomber di Foligno non ha nascosto le sue ambizioni e la voglia matta di battere quel record di 13 reti, da festeggiare, ovviamente, in maglia biancazzurra.

Grazie alla striscia positiva di 6 risultati utili consecutivi siete riusciti ad agganciare il treno playoff…

“Sì, quello che stiamo vivendo è sicuramente un buon periodo. Domenica avevamo la chance di scavalcare il Notaresco, una partita che ci ha lasciato con l’amaro in bocca perchè per come è andata avremmo meritato la vittoria. Sono stati 2 punti persi considerate le occasioni create nell’arco della partita. Però va bene lo stesso l’importante è restare nel gruppo playoff. Ora ci aspettano 7 battaglie da qui alla fine, a partire dalla prossima sfida nella quale affronteremo il Cesena al Manuzzi”.

Quello degli spareggi promozione era un obiettivo prefissato ad inizio stagione?

“Avendo centrato già la finale un anno fa l’intenzione della società era quella di ripetersi. Purtroppo abbiamo pagato un inizio di campionato negativo ma per fortuna con una serie di ottimi risultati siamo riusciti a metterci in carreggiata. Questo è un girone molto livellato con tantissime squadre ben attrezzate, nel quale è la continuità a fare la differenza. Lo stesso Cesena non sta avendo vita facile, merito anche di un grande Matelica”.

Nel prossimo impegno di campionato affronterete la capolista Cesena. All’andata fu proprio un tuo gol a decidere il match…

“Vero, è stata una grandissima soddisfazione anche perché fu una partita di sofferenza essendo rimasti in 10 già dal 30esimo del primo tempo. Quel gol paradossalmente credo possa essere di buon auspicio per il Cesena avendo spesso realizzato una rete decisiva contro le corazzate di turno. Mi capitò con già con Pistoiese e Siena che puntualmente vennero promosse. A parte gli scherzi però è stata una bella emozione, anche per tutto l’ambiente, battere una società con una grande storia alle spalle come quella del Cesena”.

A proposito di questo, parlaci della realtà Pineto che negli ultimi anni sta cercando di imporsi nel campionato di serie D.

“Nel calcio d’oggi la differenza la fa la serietà di una società che ti permette di lavorare in maniera serena. Solo così poi si possono raggiungere risultati importanti. Per questo bisogna dare merito ad una realtà, seppur piccola, di avere un’organizzazione alle spalle tale da permetterti di lottare per grandi traguardi”.

Analizziamo adesso il tuo campionato: sono già 12 i gol realizzati, arricchiti da 5 assist, in 24 partite. E’ la tua miglior stagione di sempre?

“Sicuramente finora quella attuale si sta rivelando un’ottima stagione anche dal punto di vista personale. Il mio record di reti in campionato è di 13 e spero di poterlo superare della fine del campionato”.

Cosa sta funzionando quest’anno rispetto alle annate passate?

“Penso che la maturità stia facendo la differenza. Ormai ho molte stagioni alle spalle nelle quali ho segnato diversi gol e vinto anche un campionato insieme alla coppa Italia con il Villabiagio. Queste soddisfazioni aumentano la fiducia nei tuoi mezzi e ti aiutano ad effettuare un passo in avanti anche sotto l’aspetto mentale. L’anno scorso purtroppo a Montichiari ho avuto alcuni problemi ma fortunatamente la decisione di scegliere Pineto si è rivelata azzeccata e ora sono felice di come stanno andando le cose”.

Il tuo processo di maturazione potrebbe portarti al grande salto tra i professionisti?

“Spero di sì. Sarebbe il raggiungimento di un obiettivo, una grande soddisfazione. Un punto d’arrivo ma allo stesso tempo di partenza. Nella vita bisogna sempre cercare di migliorarsi poi soprattutto nel calcio ci sono tanti fattori che incidono. Spero prima di tutto di concludere la stagione alla grande con il Pineto in seguito vedremo ciò che succederà. A 27 anni capisci un po’ come è fatto il mondo, l’importante è continuare sempre a lavorare e dare il massimo anche se in ambito lavorativo, è noto, che non sempre le cose vanno come vorresti. Bisogna anche essere felici di quello che si ha perché è già tanto poi è normale avere ambizioni”.