Senza peli sulla lingua e con la voglia di andare a caccia del riscatto dopo la vicenda Matera. Vittorio Triarico è ripartito dal Bisceglie, provando a dare il suo contributo per la conquista della salvezza. Che sia diretta o attraverso i playout, una cosa è certa. Lui e i suoi compagni venderanno cara la pelle.

Vittorio, venite da un buon periodo di forma che ha alimentato le vostre ambizioni di salvezza. Che momento è per il Bisceglie?

“Veniamo da un buon momento di forma, abbiamo ottenuto 5 punti nelle ultime 4 giornate, che ci hanno riavvicinato a diverse squadre che sono sopra di noi. Al di là di punti anche le prestazioni sono state di buon livello, quindi ora dobbiamo solo continuare così, a partire dalla prossima gara con il Catanzaro”.

Anche perché ora si entra nel clou del campionato. Come lo affronterete?

“Ragioneremo partita dopo partita, sperando di poterci guadagnare la salvezza diretta. Se poi non dovessimo andare oltre i playout, li giocheremo con il coltello tra i denti. Non è importante come, ma è fondamentale ottenere la permanenza in categoria. A fine campionato tireremo le somme, se saremo stati bravi non avremo bisogno degli spareggi salvezza”.

A rimpinguare la vostra classifica, poche settimane fa, il successo a tavolino con il Matera. Per te, arrivato proprio dopo l’esclusione dei lucani dal campionato, che sensazione è stata?

“Molto brutta, ora penso al presente e cerco di dare il mio meglio per il Bisceglie, ma non nascondo che sono stati sei mesi molto difficili. Eppure, e con questo ci tengo a ringraziare i miei ex compagni, abbiamo fatto il massimo, chiudendoci a riccio e non facendo percepire nessuna difficoltà all’esterno…”

Tra Matera, Pro Piacenza, e il caos ripescaggi, è stato l’annus horribilis per la serie C?

“Francamente in 15 anni di carriera non ho mai visto niente del genere. Che sconfitta per il calcio, piazze storiche che spariscono, giocatori che perdono soldi e si ritrovano senza stipendi. Noi siamo dipendenti, non è affatto facile andare avanti per mesi senza percepire una lira, anche perché la figura del calciatore che si arricchisce giocando a calcio non ci appartiene, facciamo tanti sacrifici e alcuni faticano a mettere il piatto a tavola. Alcuni miei compagni sono rimasti senza squadra, e difficilmente riusciranno a trovare una nuova sistemazione prima del prossimo campionato. E’ una sconfitta per tutti, anche per gli addetti ai lavori…”

Passando al campo, 3 gol per te in campionato e uno speciale primato. Primo in tutta la C per “second assist”, il preludio al passaggio decisivo. Ti piace partecipare con costanza all’azione offensiva?

“Sì, ho segnato 2 gol a Matera e uno con questa maglia, in un altro campionato sono arrivato a quota 4. Sono un quinto a cui piace spingere sulla fascia, non ho mai avuto un gran fiuto del gol, ma sicuramente mi piace fornire passaggi ai miei compagni e in generale supportare l’azione offensiva”.

In passato hai assaggiato la B con il Lecce. Che ricordi hai di quell’esperienza e chi reputi il tuo maestro?

“Una grande esperienza anche se ero giovane e ho giocato poco. Ma ho avuto compagni come Valdes, Angelo, Tiribocchi, insomma gente che ha fatto una certa carriera anche in serie A. Non posso che nominare Zeman, che mi prese dalle giovanili e mi portò in prima squadra, facendomi anche esordire. Poi da tutti si impara qualcosa, anche perché ne ho avuti diversi e spero di avere ancora qualche altro anno di carriera avanti a me…”

foto tratta dal sito bisceglieviva, a cura di Marcello Papagni