Relazione di: Jacopo Leone

Allenatore UEFA B, UEFA C, Viceallenatore Under 17 Nazionale U.S. Salernitana 1919

Quanto incidono nel calcio moderno i portieri che iniziano l’azione da dietro?

Partiamo da questi numeri

Prima di questa giornata di Serie A

TOP 5 PORTIERI

(portieri che hanno totalizzato almeno 10 presenze)

PERCENTUALE DI PASSAGGI RIUSCITI

1) Donnarumma 93.55%
2) Handanovic 92.41%
3) Gollini 91.18%
4) Szczesny 90.65%
5) Sportiello 90.1 %

PASSAGGI TENTATI OGNI 90 MINUTI

1) Gomis 21.42
2) Donnarumma 21.27
3) Handanovic 19.26
4) Gollini 19.14
5) Olsen 19.02

Alla base del recente errore di Donnarumma contro la Sampdoria possiamo con certezza dire che non può inficiare il percorso di crescita di un ragazzo giovane classe 99 ma con già più di 150 presenze in A. Oggi il portiere non è più solo quello che salva l’azione con gran colpo di reni o con uscita perfetta, oggi si richiede anche altro cioè essere il prima regista arretrato della propria squadra. Chi ha cominciato a portare il portiere sempre più nel fulcro della costruzione del gioco è Pep Guardiola vero e proprio visionario del calcio moderno. Prendiamo in esame il portiere del suo Manchester City Ederson: il brasiliano nei 3060 minuti giocati fino ad oggi tra le varie competizioni a cui partecipa la sua squadra ha una media di 25,7 passaggi per gara con una percentuale di riuscita dell’84,8%. Il brasiliano in Champions effettua addirittura un assist per il gol vittoria contro lo Schalke 04: prima di ricevere palla, alza la testa e valuta la situazione da vero regista, a questo punto controlla la palla orientandola sul piede forte e serve in profondità Sterling partito da una posizione di fuori linea sulla destra per poi suggerire la soluzione in attacco diretto alle spalle della linea difensiva tedesca.

In un’intervista Gian Piero Gasperini ha parlato di innovazione tattica: “Il portiere che sale tra i due centrali per impostare” è il prossimo futuro, “così si guadagna un altro uomo per la costruzione. Giocando con un supporto in più in impostazione, si libera dietro la prima linea di pressing un giocatore che più delle volte è il centrocampista che si abbassava tra i centrali in costruzione. Tutto ciò è determinante per la superiorità numerica in fase d’impostazione. Oggi osserviamo, certamente, molti portieri usare i piedi, ma sono tutti bene o male confinati nella loro area. Al massimo vanno in sostegno uscendo dallo specchio lungo la linea di fondo. In Bundesliga si è andato oltre, cioè con il portiere dell’Hertha Berlino Julian Pollersbeck che saliva in sostegno della propria squadra ben oltre la sua area di rigore.

La federazione da anni ci dice di inserire nei moduli tattici anche i portieri, per esempio 1-4-3-3 oppure 1-4-4-2, considerandoli parte integrante del gioco manovrato.

Il futuro, di cui parla Gasperini, è quello di inglobare nel modulo il portiere stesso passando dalle classiche diciture dei sistemi di gioco a qualcosa di più innovativo come 3-5-3, 3-4-4 etc?