Ha realizzato ben 21 gol in campionato, e sogna di tornare tra i professionisti, dove ha già giocato senza però riuscire a lasciare il segno. La 25enne punta della Folgore Caratese, Bryan Gioè, è tra i giocatori più in forma dell’intero girone A di serie D, dove la formazione allenata da Emilio Longo sta letteralmente volando, riuscendo a tenere ancora vivo il sogno playoff, discorso clamorosamente riaperto a una giornata dalla fine…

Bryan, ieri ancora una rete e ancora una vittoria. Che momento è per te e per la Folgore?

«Un ottimo momento, ci stiamo divertendo e stiamo raggiungendo tanti bei risultati. Ormai sono 5 le vittorie consecutive, nelle ultime giornate abbiamo dimostrato di non essere inferiori a nessuno. Abbiamo giocato sempre bene, espresso un grande gioco, segnato tanti gol, così come accaduto ieri. Peccato non avere avuto molta continuità in avvio di campionato, perché avremmo certamente parlato di altri obiettivi…».

Eppure un obiettivo è ancora alla portata…

«Vero, anche se è difficile noi ci proviamo. Non pensavamo nei mesi scorsi di arrivare a giocarci i playoff all’ultima giornata, invece nell’ultimo periodo abbiamo recuperato tanti punti e ora speriamo di regalarci questo traguardo in extremis. Siamo in 3 per un posto, noi dobbiamo vincere e sperare, poi si vedrà a fine partita…».

Dal punto di vista individuale invece?

«Beh, è stata una grande stagione. Merito di tutti i compagni, del mister, del calcio propositivo che facevamo, c’è stato un periodo dove andava tutto storto e siamo stati molto sfortunati, in questi periodi mentalmente perdi sempre qualcosina, ma le idee e le proposte di gioco erano sempre valide. Non so se 21 gol possano valere il pass per il salto di categoria, ma non nascondo che è un mio obiettivo provare a tornare nei professionisti».

Eppure la Serie C l’avevi già assaporato, cosa non è andato?

«Non lo so, sicuramente ora sono cresciuto e mi rendo conto di essere esploso definitivamente. Forse ero ancora troppo giovane, o immaturo. Se riuscirò a tornarci dovrò sicuramente ringraziare questa società, che mi ha voluto fortemente dalla Massese, i miei compagni, ma soprattutto l’allenatore. Se ho avuto questa crescita c’è tanto merito suo».

Come è stata la tua trafila a livello di calcio giovanile?

«Sono stato nei settori giovanili di Fiorentina, Empoli e Livorno. Tutte società che lavorano bene con i giovani, che curano i propri vivai e che non fanno mancare nulla ai ragazzi, per cui ho solo bei ricordi e grandi esperienze con tutte e tre le società. Sicuramente ricordo con piacere il campionato Primavera, che ho disputato a Livorno. Ho affrontato Icardi, che allora militava nella Sampdoria, ho strappato un paio di convocazioni in prima squadra, che all’epoca era allenata da Davide Nicola. Grande allenatore e persona per bene, anche di lui conservo ottimi ricordi».