Una vita nel settore giovanile della Fiorentina, poi due terribili infortuni e la voglia di rinascere, ripartendo dalla Lavagnese, girone A di serie D. Ermes Purro ha appena 19 anni, ma sogna di riprendersi a forza di discese sulla fascia ciò che la sfortuna gli ha tolto, almeno per il momento. Il terzino sinistro di origini toscane, continua a lottare cercando di imitare il suo idolo Aleksandar Kolarov. E in questa intervista ci svela chi secondo lui può essere il nuovo Zaniolo… 

Ermes ieri siete tornati al successo dopo due ko consecutivi. Una vittoria importante, che immagino vi abbia lasciato soddisfatti. Qual è il vostro stato d’animo?

«Beh, siamo contenti di aver centrato una vittoria dopo due partite in cui non è andata molto bene, nonostante la buona partita con il Lecco, francamente non meritavamo di perdere. Con l’Arconatese invece abbiamo giocato male, in casa tra l’altro. La sconfitta era meritata. Ieri ci siamo fatti trovare pronti contro una squadra non semplice da affrontare, forse abbiamo concesso qualche occasione di troppo, ma siamo stati cinici a trovare il vantaggio e bravi a difendere il risultato (la Lavagnese ha vinto 2-1 sul campo dell’Inveruno)». 

Vittoria che allunga il vostro vantaggio sui playout, qual è il vostro obiettivo da qui al termine del campionato?

«Inizialmente volevamo puntare in alto, perché abbiamo una buona squadra, potevamo ambire a traguardi importanti. I tanti infortuni purtroppo ci hanno frenato, ora cerchiamo di fare più punti possibili, ci stiamo pian piano allontanando dalla zona playout (attualmente distante 5 punti), che con tutto il rispetto non ci riguarda proprio. Non è quello il nostro valore…»

Sei cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, che percorso è stato?

«Un percorso bellissimo, sono stato dieci anni a Firenze. Purtroppo negli ultimi due anni, quelli che contavano di più mi sono infortunato, sono rimasto per due stagioni senza giocare praticamente nemmeno una partita. Mi sono ritrovato senza squadra e così sono venuto a Lavagna, ho trovato un accordo e mi sono trovato molto bene, mi aiutano tanto anche nella mia crescita, in quello che deve essere il mio miglioramento».

Chi ti ha lasciato di più dal punto di vista tattico e umano nei tuoi anni a Firenze?

«Cristiano Masitto, (ex calciatore con 80 reti tra serie C e serie D, tra l’altro autore del primo storico gol della Fiorentina targata Della Valle). Lui mi ha re-inventato terzino sinistro, precedentemente ero esterno alto. Mi ha aiutato molto sui movimenti, sulla fase difensiva, con lui sono cresciuto tanto, ho giocato tutte le partite. Purtroppo a fine stagione mi sono infortunato, ma è stato fondamentale nella mia crescita».

Che ruolo si addice maggiormente alle tue caratteristiche?

«Sarei un quinto di centrocampo, un esterno più che un terzino. Anche per il mio trascorso sono decisamente più propenso alla fase di spinta, anche se in difesa sto lavorando, ma sicuramente ho spiccate caratteristiche offensive. Con il mister Tabbiani, con il quale ho un ottimo rapporto,  sto continuando a lavorare sulla fase difensiva. Mi spiega come posizionarmi in campo, qui stiamo seguendo un progetto che mi sta aiutando molto, sono contento della scelta che ho fatto». 

Hai ammesso di dover crescere in fase difensiva, su quali aspetto stai lavorando particolarmente?

«Sull’aspetto tattico principalmente, e anche sulla concentrazione. E’ importante avere alta la guardia nell’arco di tutti i 90′, mentre fisicamente penso di essere pronto». 

Chi è il tuo punto di riferimento?

«Aleksandar Kolarov, gran giocatore. Anche lui terzino propenso alla fase di spinta, anche lui di piede mancino come me. Non abbiamo proprio le stesse caratteristiche, però è un giocatore che mi piace tantissimo».

Proprio come lui, hai il vizio da calcio piazzato. Già due centri per te su palla inattiva…

«Le punizioni le ho sempre battute, fin da piccolo. Le calciavo anche a giro. Per il momento però il mister mi ha detto di provare a farmela toccare per tentare la botta, finché gli avversari non prenderanno le contromisure continuerò a calciarli così. Mi ha osservato in allenamento e ci abbiamo provato in partita, è andata bene».

Tanti compagni nei dieci anni a Firenze, su chi avresti scommesso?

«Sicuramente su Gabriele Gori (ora al Livorno) e Luca Ranieri (attualmente al Foggia). Non posso che menzionare anche Cerofolini, portiere in forza all’Arezzo. Poi ovviamente Zaniolo, si vedeva che aveva un passo diverso, che aveva tanta qualità. L’ultimo anno di Primavera non ha trovato l’accordo con la società ed è andato via. Gli hanno detto che non avrebbe giocato, aveva molti centrocampisti davanti e non avrebbe trovato spazio, così è andato all’Entella, anche Riccardo Sottil è molto forte, adesso è a Pescara. Gran passo, tanta qualità, penso che sia lui il prossimo talento che potrà sfondare nel calcio professionistico». 

Qual è il tuo augurio per il futuro?

«Mi auguro che queso sia solo un punto d’inizio, per rimettermi in gioco e per mostrare quello che sono in grado di fare. Dovrò mettere in gioco tutto me stessi. Nel periodo più duro, ho potuto contare sul sostegno della mia famiglia, del mio procuratore (Giocondo Martorelli, ndr), e degli amici più cari».

Di seguito il video dei gol di Ermes Purro con la maglia della Lavagnese: