UEFA CHAMPIONS LEAGUE   Ottavi di finale – Andata

Schalke 04 vs Manchester City 2-3

18′ Sergio Agüero
38′ Nabil Bentaleb (Pen. Schalke)
45’ Nabil Bentaleb (Pen.Schalke)
85’ Leroy Sané
90’ Raheem Sterling

Redatto da: Nicolas Annoscia
Allenatore UEFA B, Match Analyst Professionista

Lo Schalke 04 di Tedesco non sta vivendo un momento di forma esaltante visto il 14° posto in Bundesliga, ma si sa che quando si sentono le note dell’inno della Champions League le motivazioni arrivano alle stelle. Il City, dal canto suo, continua a lottare per la vittoria del campionato combattendo, giornata dopo giornata, una lotta a distanza con il Liverpool.

Le formazioni:
Schalke 04
Fase Offensiva:1-3-5-2
Fase Difensiva: 1-5-4-1

 

Manchester City:
Fase Offensiva:1-3-4-3
Fase Difensiva: 1-4-3-3

 

La Partita
In fase di costruzione bassa il City è solito impostare con 3 DC, Fernandinho e Gundogan ad aumentare le linee di passaggio, con Sterling e Bernardo Silva a fornire l’ampiezza.

La squadra di Guardiola ha nel suo mantra il controllo del pallone, non a caso il dato del possesso palla (67%) e dell’altezza media è sempre elevato (57,2m) e quando non ha a disposizione l’attrezzo prova a riconquistarlo nel minor tempo possibile.

Non a caso la manovra della squadra di Tedesco non è stata mai fluida e in occasione del gol di Aguero il pressing dei citizens ha costretto i difensori a commettere l’errore fatale che ha portato l’argentino a siglare il vantaggio.
La difesa posizionale dello Schalke ha creato non poche difficoltà agli uomini di Guardiola, con i costanti raddoppi per vie centrali, volti a ridurre gli half spaces in cui De Bruyne e David Silva potevano creare i maggiori pericoli. Al tempo stesso la maggiore copertura dell’ampiezza costituita da un linea difensiva a 5 permetteva di contrastare le scorribande di Sterling e Bernando Silva, abili in campo aperto e nell’1vs1.

I due rigori di Bentaleb provengono dalle uniche due situazioni in cui lo Schalke si rende pericoloso nei pressi dell’area di Ederson. Nella prima occasione una ripartenza provocata da un recupero palla di McKennie, culmina con il tiro di Caligiuri che colpisce la mano di Otamendi. L’altra, invece, avviene su punizione centrale in cui Fernandinho “abbraccia” Salif Sanè portando a fischiare l’inevitabile tiro dagli 11 metri. Lo svantaggio maturato nel 1°tempo, porta il City ad alzare il proprio baricentro alla ricerca del gol che ristabilirebbe l’equilibrio. Questo sbilanciamento, però, creava tanto spazio per le ripartenze di Uth e compagni.
Proprio una ripartenza dello Schalke provoca l’esplulsione di Otamendi,rendendo ancora più complicata la partita dei citizens.
La svolta della partita avviene al minuto 85, quando il neo entrato Leroy Sanè pennella una traiettoria imparabile su calcio di punizione dai 30m con l’incolpevole Fährmann che non può far altro che raccogliere la palla dal fondo della rete.
La squadra di Guardiola prende coraggio ed al 90’ compie l’impresa con un rilancio di Ederson di 70m che pesca Sterling, sgattaiolato tra i difensori dello Schalke, si presenta davanti a Fährmann, che in uscita viene beffato dalla conclusione dell’inglese.

Non riesce l’impresa alla squadra di Tedesco ben organizzata e compatta, mentre il City realizza una rimonta importantissima in vista del ritorno all’Etihad Stadium.