Dopo la retrocessione in serie D datata 2015 la Pro Patria ha intrapreso, con una nuova società alle spalle, un percorso di crescita culminato con il ritorno tra i professionisti e la conquista del playoff di serie C nell’anno del Centenario. Parte del merito di questa rinascita va attribuito anche all’ottimo lavoro del direttore sportivo Sandro Turotti. Il quale ai nostri microfoni ha parlato della sorprendente stagione dei tigrotti e degli obiettivi prefissati in vista del prossimo campionato.

Direttore, partiamo dal campionato da poco conclusosi. Una stagione più che positiva proprio nell’anno del centenario del club…

“Questo per noi era un anno particolare e molto importante. Vincere lo scudetto di categoria nello scorso campionato ci ha permesso di giocare con il tricolore sul petto nella stagione del Centenario. Una bella soddisfazione. Da neopromossa poi siamo riusciti a raggiungere i playoff coronando un’annata che è andata oltre le più rosee previsioni. Inoltre ci siamo tolti anche altre soddisfazioni come la doppia vittoria nel derby col Novara e con la capolista Entella, in più abbiamo battuto il Pisa in trasferta per la prima volta nella storia. Per noi è per i nostri tifosi questa è stata una stagione decisamente positiva”.<br>
In vista della prossima stagione sono state diverse le riconferme, c’è la volontà di ripartire dallo zoccolo duro?

“Tre anni fa il club riversava in pessime condizioni, era reduce da una retrocessione nella quale aveva conquistato solo 7 punti battendo tutti i record negativi della categoria. La nuova presidenza ha rilanciato la Pro Patria con un progetto serio ottenendo ottimi risultati e la promozione in C preventivata. C’è la voglia di dare continuità a tutto questo puntando di nuovo sulle persone che hanno contribuito a questi successi come il tecnico Javrocic con noi da tre anni. Insieme anche ad altri giocatori presenti in gruppo dall’Eccellenza. Anche quest’anno abbia deciso di trattenere i calciatori più importanti nonostante i contratti in scadenza mantenendo fede a quel progetto di continuità sopracitato”.

Con la nuova riforma che ha abolito la limitazione dei giocatori “over” in lista dobbiamo aspettarci una Pro Patria d’esperienza o che punti ugualmente sui giovani?

“Noi non possiamo rinunciare ai contributi della lega riguardanti i giovani ma al di là di questo abbiamo tanti ragazzi validi di nostra proprietà. Penso ad esempio al portiere Mangano che già quest’anno ha giocato diverse partite, insime a Ghioldi e Marcone. In più abbiamo riscattato Cottarelli e stiamo valutando di inserire in prima squadra anche alcuni elementi provenienti dalla Berretti di ritorno da prestiti in serie D”.

Volendo analizzare la rosa nello specifico, quale ruolo ha bisogno di essere maggiormente rafforzato?

“Questa è una valutazione da fare una volta deciso quali calciatori riconfermare tra quelli in scadenza. In generale posso dire che l’obiettivo è prendere un paio di elementi per reparto”.

Dopo il raggiungimento dei playoff quali sono gli obiettivi per il prossimo anno?

“Sicuramente c’è l’ambizione di crescere e scalare altre posizioni, ma è anche vero che confermarsi non è mai facile. Dopo anni difficili l’importante è mantenere un certo livello, già questo sarebbe fondamentale. Dobbiamo restare con piedi per terra perché nello scorso campionato abbiamo ottenuto più di quanto ci aspettassimo”.