Simone Cuneo non ha fretta. Alla sua seconda annata in Serie D raccoglie i frutti del suo lavoro quotidiano, quel rincorrere un pallone a cui deve credere. Cresciuto nelle giovanili della Sampdoria, la sua squadra del cuore, adesso si ritrova immerso nell’universo Sestri Levante. Il suo secondo anno di fila nella società rossoblu, l’ennesima stagione in una Liguria continuo teatro della sua vita. In aggiunta la voglia di fare nuove esperienze e le tante aspettative di chi vuol farcela tra sorrisi e spirito di abnegazione. L’attaccante, tra sogni, confessioni ed emozioni parla ai nostri microfoni.

Questa è la tua seconda annata tra i “grandi”. Come ritieni stia andando?

“Sinceramente sta andando meglio rispetto a quanto mi aspettassi. Ho fatto quattro gol, ma più che altro ho giocato veramente tanto. Il mister mi sta andando tantissima fiducia, il che non me l’aspettavo. Dagli allenamenti pensavo che i titolari fossero altri, invece col passare del tempo mi sono ritagliato il mio spazio e adesso sono cinque/sei giornate che gioco titolare”.

Hai finora messo a referto quattro reti e due assist, aiutando il Sestri Levante nel mantenimento della categoria. Qual è il vostro obiettivo?

“L’obiettivo principale è salvarsi. Domenica abbiamo lo scontro diretto contro il Milano City, vincendo allunghiamo di sette punti andando a 37 punti con sette partite che ci mancano. Credo che questo sia un match point”.

Sulla vostra panchina c’è Costanzo Celestini che, oltre ad aver giocato in Serie A per diversi anni, conosce bene le categorie minori. Quest’anno stai trovando buon minutaggio, segno che col mister si è creato un bel rapporto.

“Come tutti sanno, lui ama stare con i giovani. Se hanno fatto una squadra giovane è perché lui ci sa fare, lo posso confermare”.

Sei compagno di squadra di Davide Sancinito, che fino a qualche mese fa giocava in Serie C. Sicuramente avrai chiesto qualche consiglio su di un’eventuale salto di categoria…

“Lui è un gran giocatore, da quando è arrivato ci ha dato una grande mano. Ogni tanto abbiamo un po’ parlato della sua esperienza in Serie C. Sicuramente è stato un ottimo acquisto in ottica salvezza”.

Torniamo indietro perché ai rossoblu del Sestri Levante tu arrivi dalla Sampdoria. Qual è stato il tuo percorso giovanile?

“Da piccolo, dai sei fino ai dieci anni, ho giocato nel Fontanabuona, ho fatto gli Esordienti con la Virtus Entella e poi la chiamata della Sampdoria. Lì il primo anno di Giovanissimi Regionali e sono arrivato fino agli Allievi Nazionali, per poi arrivare qui a Sestri Levante”.

Tifoso della Sampdoria?

“Tifosissimo, da quando son nato. Ho pure il baciccia tatuato!”

Genovese, tifoso della Sampdoria e giocatore del Sestri Levante. L’unione con la tua terra è davvero, sogni di diventare un profeta in patria?

“Genovese, sampdoriano e finora ho giocato sempre qua vicino. Però mi piacerebbe un’esperienza lontano da casa, non sarebbe male”.

Sicuramente sarebbe un’esperienza formativa…

“Quello sicuramente. Al momento qui mi sto trovando veramente bene con tutti, dai giocatori al mister. Sestri Levante è per me una piazza valida per tutti”

C’è stato un momento in cui hai capito di voler fare il calciatore?

“Quest’anno quando il mister mi ha inaspettatamente lanciato da titolare alla prima partita ho capito che comunque allenandosi bene basta fare dei grandi sacrifici, la possibilità c’è per tutti. Ci vogliono impegno e fortuna, quella non deve mancare, ma la prima cosa sono i sacrifici”

C’è un giocatore in particolare a cui ti ispiri?

“Mi ispiro molto a Dybala, in tanti sostengono che ci somiglio sia per lo stile di gioco che per la faccia”.

Sei alto 1,64, magari il colpo di testa non sarà il tuo punto forte. Quali sono le tue caratteristiche tecniche?

“Quest’anno ho fatto già un gol di testa, però le mie caratteristiche tecniche sono altre. Avendo il baricentro basso preferisco farmi giocare palla a terra, andare in dribbling e dialogare con i compagni”.

Prima rete in Serie D, a chi è andata la dedica?

“L’ho dedicato alla mia ragazza, crede molto in me. Alle partite viene sempre a vedermi, soprattutto quando gioco in casa, ma è stato un peccato averlo fatto in trasferta. Lei mi dice sempre che devo credere in quello che faccio”

 

Si ringrazia l’ufficio stampa dell’Unione Sportiva Sestri Levante per l’intervista concessaci.