Dieci reti all’attivo, una sola sconfitta nelle ultime dieci partite e la voglia di continuare a stupire, soprattutto dopo la pazza rimonta del Siena nel derby con l’Arezzo (da 3-0 a 3-3 in appena 6′). Ettore Gliozzi, attaccante bianconero di proprietà del Sassuolo è una delle rivelazioni del girone A di Serie C, che punta a raggiungere i playoff e dare filo da torcere alle prime della classe. Con il sogno, per l’attaccante calabrese, di tornare in serie A, categoria solo assaporata grazie ad Eusebio Di Francesco.

Partiamo dall’ultima gara, una rimonta pazzesca contro l’Arezzo, da 3-0 a 3-3, cosa vi ha lasciato una partita del genere?

«Sicuramente la rimonta nel derby con l’Arezzo è stata una bella rimonta, che ha dato consapevolezza del valore della rosa, sappiamo che possiamo far gol in ogni momento, magari potremmo subirne qualcuno in meno ma è andata abbastanza bene così, domenica abbiamo fatto un mezzo miracolo».

Partita che ha allungato la vostra striscia positiva. Nelle ultime dieci gare, infatti, avete perso solo una volta

«Da dicembre abbiamo preso consapevolezza della nostra forza, in campo si vede che siamo più uniti, giochiamo più da squadra, abbiamo portato a casa risultati importanti contro Entella e Carrarese,  abbiamo vinto con squadre che sono avanti in classifica, dimostrazione che la squadra è forte e che dovevamo prendere consapevolezza del nostro potenziale».

Soprattutto in casa, le cose vanno bene…

«Sicuramente in casa abbiamo una spinta in più, anche per il supporto del pubblico. E’ il nostro fortino, subiamo meno gol, domenica speriamo di portare a casa altri tre punti fondamentali».

Nelle ultime dieci partite, avete realizzato ben 21 gol, nessuno ha fatto meglio di voi nel girone A. E tu hai già raggiunto la doppia cifra.

«Con il mister (Michele Mignani, ndr)mi sono trovato sin dall’inizio bene. Fa un calcio molto propositivo, vuole che la squadra giochi palla a terra, mi trovo benissimo e mi è sempre piaciuta la sua idea di calcio, personalmente sono in un momento positivo. Al di là dei gol, mi piace tanto giocare per la squadra, mi trovo bene con i compagni, sono felice anche se faccio un assist, vale come un gol per me».

Giovanissimo, hai esordito in serie A con il Sassuolo, grazie soprattuto a Eusebio Di Francesco, che ricordi hai?»

«Di Francesco è stato l’allenatore che più di tutti ha creduto in me e mi ha buttato bella mischia a 18 anni, lo ringrazierò per sempre. Poi un giovane deve farsi le ossa, si va in giro a giocare per crescere, ma l’obiettivo è sempre quello di tornare lì, in serie A. Comunque avevo fatto bene a Bolzano (25 gol in due anni con il Sudtirol), poi l’anno scorso ho avuto due brutti infortuni, uno nel girone di andata e uno in quello di ritorno, è stata una stagione un po’ così. Sono venuto a Siena proprio per rimettermi in gioco».

Dal Sassuolo alle semifinali di Champions con la Roma. Com’è il calcio di Di Francesco? 

«Già a Sassuolo metteva in pratica un calcio bellissimo da vedere, puntava tutto sul 4-3-3, con gli esterni che venivano a prendere palla, chi è stato allenato da lui poteva facilmente immaginare che sarebbe diventato un grande allenatore».

Dal futuro cosa ti aspetti?

«Contrattualmente sono legato ancora al Sassuolo, ora sono in prestito a Siena, vediamo come va a finire quest’anno e si deciderà con il club neroverde cosa sarà del mio futuro. Ovvio che il mio sogno è di tornare in Serie A».

 

Ringraziamo la società Robur Siena e l’addetto stampa Tommaso Salomoni per la disponibilità concessaci.