Relazione di: Nicolas Annoscia

Allenatore UEFA B, Match Analyst FIGC

L’Inghilterra di Mr. Southgate arriva a queste qualificazioni per EURO2020 dopo la buona impressione lasciata nello scorso mondiale che è valsa il quarto posto nella competizione internazionale. Dall’altro lato invece la Repubblica Ceca si presenta con un percorso altalenante sia nel Gruppo B della Nations League che nelle Amichevoli Internazionali.

La Partita

Il match ha visto gli inglesi fin da subito in possesso del gioco con la costruzione che partiva dai due difensori centrali e con il centrocampista Dier che veniva incontro per aumentare le linee di passaggio. Lo scopo del possesso era quello di raggiungere le fasce laterali sovrappopolate con terzino che dava l’ampiezza, la mezzala che dava profondità e l’esterno offensivo in appoggio negli spazi intermedi.



Queste combinazioni esterne sono state il filo conduttore di tutta la partita con il centravanti Kane che, più che occuparsi di presiedere l’area di rigore, lavorava da collante tra i reparti e permetteva ai suoi compagni di far girare palla e arrivare alla conclusione.

L’azione del primo gol di Sterling sembra una classica manovra del City di Guardiola, possesso basso con punta incontro e apertura sull’esterno, a concludere lo sviluppo offensivo ci pensa l’esterno opposto pronto ad arrivare in area con il tempo giusto.

Il 2-0 su rigore di Kane nasce da uno scambio nello stretto tra Alli e Sterling mal gestito dalla retroguardia avversaria.

La fase difensiva degli uomini di Mr. Silhavy era sostanzialmente orientata alla densità centrale con due linee molto basse e strette per evitare le combinazioni interne ma necessariamente concedendo le corsie laterali. Gli inferiori mezzi tecnici della rosa limitavano al contropiede l’unica arma a favore per poter impensierire la porta di Pickford.

Le palle inattive sono state le uniche occasioni in cui Schick e compagni si sono avvicinati all’area di rigore inglese.

Con il risultato ampiamente acquisito la squadra dei tre leoni si è limitata a gestire le incursioni avversarie e a ripartire non appena ne aveva l’occasione. Lo sbilanciamento in avanti dei cechi concedeva il fianco ai velocisti che vestivano la casacca bianca. Non a caso i successivi 3 gol sono avvenuti con Walker che recuperava palla e imbucava per il solito Sterling in giornata di grazia.

In generale l’Inghilterra non è mai sembrata in difficoltà vista la differenza tecnica tra le due nazionali, Southgate può ritenersi soddisfatto di quanto fatto vedere dai suoi ragazzi anche da chi si è unito al gruppo da poco. Hudson-Odoi e Sancho (entrambi classe 2000) hanno subito dimostrato le loro qualità individuali e le hanno messe al servizio di un contesto di squadra che potrebbe togliersi qualche soddisfazione in questi Europei itineranti del 2020.