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CONSIDERAZIONI EVIDENCE-BASED

Oggi condivido la presentazione che ho elaborato e presentato all’esame a Coverciano per l’ abilitazione a preparatore atletico professionista. In particolare ho analizzato le risposte tecnico-tattiche agli small sided games per la disciplina tecnica e tattica calcistica.
Gli small sided games sono partite su campo ridotto e numero di giocatori limitati (Rampinini et al., 2006). Questo tipo di allenamento permette ai calciatori di ricreare situazioni di gioco che incontreranno durante la partita. L’impiego di queste situazioni durante l’allenamento aiuta a migliorare la tecnica, la tattica e la condizione fisica (Owen, 2004).
Alcuni autori hanno sottolineato l’importanza di utilizzare queste esercitazioni specifiche, gli
small-sided games, nell’allenamento del calciatore data l’importanza di riprodurre il pattern delle
attività che si svolgono in partita e di utilizzare gli stessi gruppi muscolari che si utilizzano durante
la competizione (Bangsbo 1998, Drust et al., 2000 e Balsom, 1996).
Questo mezzo d’allenamento è molto utilizzato dai preparatori atletici per l’allenamento aerobico e anaerobico (per semplificare definiamolo metabolico), che se rispetta determinati parametri di carico interno ed esterno permette di ottenere i medesimi miglioramenti di un tipico allenamento a secco, come dimostrato da Impellizzeri FM e collaboratori in un importante studio del 2006 (svolto su giovani di una squadra Berretti).
In questa sede tralasciamo gli effetti sul condizionamento fisico e soprattutto l’eterna diatriba tra tutto con la palla, tutto a secco o un compresso, ma soffermiamoci sulle risposte tecnico-tattiche individuali ai vari tipi di small sided games (SSGs). Infatti, il ruolo del preparatore atletico è soprattutto quello di fornire un supporto scientifico all’allenatore, il quale potrebbe voler sapere tecnicamente e tatticamente cosa allena un mezzo di allenamento che si sta utilizzando prevalentemente per il miglioramento delle capacità fisiche del calciatore ma che indubbiamente ha ricadute sugli aspetti tecnico-tattici; questo può essere utile al tecnico per programmare il proprio lavoro e intersecarlo con quello fisico, attraverso un fitto e cospicuo processo interattivo.
Quindi, prendendo in esame gli studi scientifici di Dellal et al. del 2011 (su 20 giocatori di livello internazionale) e di Owen et al. del 2011 (su 15 calciatori delle Scottish Premier League) analizziamo attraverso le slide che seguono i diversi formati di SSGs e i loro risvolti su gli aspetti tecnico-tattici individuali.

 

Prof. Pasquale D’Antonio
Dottore Magistrale in Scienze e Tecniche dello Sport
Dottore in Scienze Motorie
Master di I livello in Teoria e tecniche della Preparazione Atletica nel Calcio 
Preparatore Atletico Professionista FIGC abilitato
Preparatore Atletico di settore giovanile FIGC abilitato
Certified Strength and Conditioning Specialist (CSCS NSCA certified)
Istruttore di Atletica Leggera FIDAL abilitato
Esperto di Preparazione Fisica per le attività di alto livello CONI 
Preparatore atletico con esperienza nei professionisti (settore giovanile e prima squadra)
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