I 3 pilastri per rendere al TOP!

Se vuoi diventare il TOP player che c’è in te, devi comportarti come tale.

Non ci sono scuse da prendere.

E su questo, Non transigo.

Non transigo perché tutti vogliono essere migliori ma pochi sono disposti a fare tutto il necessario!

Alimentazione-allenamento-sonno.

Questi sono i 3 punti fondamentali.

“Eh ma tutti gli altri fanno così”..
questa è una frase che sento dire da molti giocatori in merito al cibo.

E io rispondo: “Tutti tranne quelli che vincono!”

Non per Niente, la classifica marcatori la vince uno.
Non per niente, il campionato lo vince una squadra sola.

Non per niente la differenza la fanno in pochi!

Lo dico sempre:
“Noi siamo delle macchine”, pertanto prima di partire per un lungo viaggio si fa il pieno, si controlla olio, acqua, tutto!

Lo stesso vale per noi, bisogna curare ogni aspetto, in primis l’alimentazione.
E di pari passo l’allenamento personalizzato.

Se uno vuole fare l’atleta deve comportarsi da tale, deve quindi fare dei sacrifici, a patto che si possano definire tali.

Pilastro 1.: ALIMENTAZIONE.

Per quanto riguarda il tema “alimentazione” dico a tutti che ci sono dei semafori rossi che sono gli zuccheri di troppo rappresentati dallo zucchero come condimento, dalle bibite, dai dolci, dagli alcolici (assolutamente vietati!),dalle Farine lavorate.
Deve esserci equilibrio tra Carboidrati, grassi e proteine.
I nutrienti devono essere di qualità.
Consiglio sempre 5/6 pasti al giorno.
E ovviamente con i Tempi corretti.

Poi ogni caso va preso a se e per questo esistono le Figure competenti per creare un piano su misura.

Pilastro 2: ALLENAMENTO.

Giustamente nella maggior parte delle squadre il lavoro non può essere individualizzato, ecco perché ci sono le figure come la mia.
Io costruisco insieme al giocatore, che sia bambino o adulto, un percorso atto a migliorare lui e la sua performance.
Quindi quando sento dire:
“Non ho tempo”, mi accendo!

Il tempo, se la tua priorità sei tu, lo trovi eccome!

Pilastro 3: SONNO.

Uno sottovaluta gli effetti che può avere il giusto riposo ma la quantità di sonno regola la produzione di molti ormoni e quindi il benessere a lungo termine, a prescindere da sensazioni soggettive.
Uno degli errori che si commette è quello di pensare: “domani ho in gara importante, stasera vado a letto presto’”

Il trucco però non riguarda solo quella sera MA, dormire sempre lo stesso numero di ore.

Perché è in questo modo che il corpo ottimizza la produzione ormonale.

E in questo modo che la tua macchina carbura quello che deve essere.

Chi solo durante il week-end tende a dormire di più non recupera, si troverà poi all’inizio della settimana lavorativa, stanco come prima.

L’atleta deve essere un orologio svizzero per queste cose.

Per arrivare servono le carte giuste ovviamente, ma soprattutto serve sacrificio, costanza, dedizione e determinazione!

Articolo a cura di Stefano Brasetti