Articolo di Vincenzo Russo, allenatore Uefa B e match analyst FIGC

Il portiere, giocatore evoluto e ancora una volta uomo in più per il gioco di J. Guardiola!

L’allenatore spagnolo Joseph Guardiola, fin dai primi passi come tecnico, ha incantato tutti per la proposta di un calcio di principio sviluppato con il dominio del gioco mediante un reiterato possesso palla ed un attacco agli spazi sempre funzionale alle scelte difensive avversarie e mai codificato in maniera predefinita.

Fulcro del gioco del suo Barcelona, Bayern Monaco ed ora Manchester City vengono spesso erroneamente considerati i soli finalizzatori (Messi, Lewandowski e oggi Aguero) e cioè quei giocatori che sono funzionali a completare gli sviluppi offensivi, smarcandosi e concludendo a rete in maniera efficace.

Il tecnico iberico fonda il suo credo su un giocatore, il portiere, spesso ancora relegato al solo ruolo di difensore della porta ma che invece per Guardiola è il primo regista della fase offensiva. Valdes prima, Neuer poi ed oggi Ederson sono il simbolo dell’evoluzione costante del ruolo di estremo difensore in termini offensivi. Il n°31 del Manchester City viene ad oggi chiamato spesso in causa dei compagni di squadra sia nel giro-palla basso ma anche nell’impostazione del gioco.

Il brasiliano nei 3060 minuti giocati fino ad oggi tra le varie competizioni a cui partecipa la sua squadra ha una media di 25,7 passaggi per gara con una percentuale di riuscita dell’84,8%, di queste palle giocate 3,6 sono verticalizzazioni, molto poche per un portiere, ma sempre funzionali al contesto gara e mai disimpegni alla buona.

Nell’attuale stagione ha fornito 2 assist per i terminali offensivi, l’ultimo nella gara di Champions League con lo Schalke 04 che è valsa la rete della vittoria per la propria compagine.

Al minuto 89, con il risultato fermo sul 2-2 la compagine inglese, sotto di un uomo, decide di consolidare il possesso nel primo terzo di campo sfruttando il movimento a sostegno dei difensori da parte del portiere Ederson. (fig. 1)

Il brasiliano, prima di ricevere palla, alza la testa e valuta la situazione da vero regista, a questo punto controlla la palla orientandola sul piede forte e serve in profondità Sterling partito da una posizione di fuori linea sulla destra per poi suggerire la soluzione in attacco diretto alle spalle della linea difensiva tedesca troppo alta. (fig. 2-3)

L’attaccante inglese, vinto lo scontro fisico con il difensore esterno avversario, si invola a rete e batte il portiere Fahrmann in uscita, siglando la rete della vittoria nell’andata degli ottavi di Champions League che, sotto certi aspetti, ipoteca la potenziale qualificazione dei citizens visto che il ritorno sarà tra le mura amiche. (fig. 4)