L’ALLENAMENTO FISICO CON GLI SMALL SIDED GAMES – ALLENAMENTO A SECCO VS CON LA PALLA

Nel primo articolo concernente gli small sided games (SSGs), abbiamo analizzato le principali variabili che influiscono sull’intensità dell’esercitazione (figura 1). Ora, confronteremo gli SSGs e l’allenamento a secco (generico, per utilizzare un linguaggio maggiormente scientifico), analizzando, in base alla letteratura scientifica, all’esperienza pratica e la mia opinione personale, i due mezzi d’allenamento, passando in rassegna limiti e vantaggi di entrambi.

Figura 1: Influenza delle variabili principali sull’intensità degli small sided games. (P. D’Antonio, presentazione corso d’abilitazione a preparatore atletico professionista, 2017-2018)

La ricerca scientifica
Le principali review sugli SSGs (indicate in bibliografia), che rappresentano lo stato dell’arte degli studi incentrati su tale argomento, dimostrano come questo sia un mezzo valido per l’allenamento metabolico del calciatore, utilizzabile in modo interscambiabile, senza differenze significative, con i mezzi d’allenamento a secco. Quindi, se le variabili degli SSGs sono manipolate adeguatamente, le risposte fisiologiche acute e croniche agli SSGs sono sovrapponibili a quelle dell’allenamento a secco. Infatti, come dimostrato da Impellizzeri et al. in uno studio del 2006, si possono avere con gli SSGs valori di carico interno (%FCmax, concentrazione ematica di lattato, RPE) simili all’allenamento a secco (figura 2), così come i miglioramenti dei parametri di fitness dei calciatori (VO2max, velocità di soglia anaerobica, running economy), di resistenza specifica (Ekblom’s circuit) e degli indicatori di performance in gara (distanza e tempo in relazione alle diverse velocità di corsa) sono sovrapponibili, senza differenze statisticamente significative. In conformità a quanto detto, la ricerca ci suggerisce che in base alle esigenze dell’allenatore, alle situazioni contestuali, al calendario agonistico e alle altre varie situazioni pratiche, si può optare sia per un mezzo a secco che con la palla, avendo i medesimi risultati, sia in termini di miglioramento generico della condizione fisica, sia nella performance espressa in gara.

Figura 2: Media del tempo alle diverse intensità, espressa come percentuale della frequenza cardiaca massima (%HRmax), tra allenamento a secco (GTG) e small sided games (STG). (Impellizzeri et. al, 2006)

Tuttavia, occorre tenere presente che ambedue le tipologie d’allenamento presentano vantaggi e svantaggi, che di seguito andremo ad analizzare.

Small sided games
I principali vantaggi e svantaggi nell’utilizzo degli SSGs potrebbero essere i seguenti:

Vantaggi
• La possibilità di allenare contemporaneamente le abilità tecniche (e in parte tattiche) e le capacità fisiche;
• Maggiore motivazione da parte degli atleti, per la presenza del pallone, del goal, della competizione e di tutti gli aspetti calcio-specifici che fungono da stimolo;
• Il rispetto della specificità dell’allenamento che si riflette in un miglioramento della performance in gara;
• La possibilità di svolgere esercitazioni in cui il confronto tra i membri dello staff è fondamentale e quindi potrebbe essere implementata nell’allenamento un tipo di esercitazione che riflette sia il credo tattico degli allenatori, che il metodo e la linea di pensiero dei preparatori atletici;
• L’aumento del tempo di pratica con la palla, aspetto fondamentale nei settori giovanili, il cui fine primario è il miglioramento tecnico dei giovani calciatori.

Svantaggi
• Richiedono la manipolazione ottimale di tutte le variabili, alcune delle quali si posso vicendevolmente influenzare, per l’ottenimento dell’intensità giusta in funzione dell’obiettivo prefissato;
• Occorre monitorare il carico interno ed esterno di ogni calciatore, per valutare l’efficacia dell’esercitazione, in modo da inserire un supplemento d’allenamento per specifici atleti che non raggiungono determinati parametri. Questo monitoraggio deve essere immediato (o quasi) per valutare adeguatamente il training;
• E’ fondamentale la presenza di uno staff abbastanza numeroso, attivo e partecipe, per la gestione delle diverse postazioni, per l’incitamento e per l’andamento positivo dell’esercitazione senza interruzioni non previste;
• Aumenta il rischio di contatto fisico e con esso la possibilità di incorrere in infortuni (che nei professionisti è un danno economico alla società, oltre che tecnico-tattico alla squadra);
• La difficoltà nell’organizzazione delle squadre che si affrontano, a causa dell’eterogeneità del livello fisico e tecnico dei calciatori;
• La difficoltà nell’organizzazione delle esercitazioni per il numero di calciatori disponibili;
• L’influenza del livello competitivo (serie d’appartenenza), delle qualità fisiche e del livello tecnico-tattico dei calciatori sull’efficacia dell’esercitazione. Ad esempio, per paradosso, un 4vs4 svolto dai giocatori del Barcellona sarà sicuramente più intenso di uno svolto dai giocatori di una squadra di Serie C.

Vantaggi e svantaggi dell’allenamento a secco
Ovviamente, per ogni aspetto analizzato sopra, l’altra faccia della medaglia può essere considerata come il vantaggio/svantaggio dell’allenamento a secco.
In aggiunta, vorrei citare alcuni vantaggi e svantaggi, poco scientifici ma con importanti risvolti pratici e che spesso si ritrovano nei contesti reali di lavoro.
Un vantaggio potrebbe essere l’insegnamento della fatica, della “sofferenza”, della noia, della ripetitività, della resistenza e persistenza in compiti poco motivanti e piacevoli. Questi sono aspetti, che potremmo definire psico-pedagogici, difficilmente spiegabili scientificamente ma che possono avere implicazioni determinanti nei momenti difficili delle partite, dell’annata e direi anche nella vita personale degli atleti (uscire dai momenti difficili con perseveranza e resilienza è uno degli insegnamenti più importanti che ci fornisce la pratica sportiva).
Mentre, tra gli svantaggi, aggiungerei la problematicità di svolgere un allenamento “de-motivante” in momenti particolari della stagione (serie di sconfitte consecutive, momento difficile, problemi interni o esterni, ecc.).

Figura 3: Principali vantaggi e svantaggi degli small sided games. (P. D’antonio, presentazione esame preparatore atletico professionista, 2018)

Una via di mezzo: l’integrazione
Come sempre, la verità potrebbe stare nel mezzo, creando allenamenti metabolici che integrano gli SSGs e l’allenamento a secco. Ciò può essere fatto, svolgendo prima l’uno, poi l’altro e sia alternandoli tra loro, ad esempio 1 serie di 4 minuti di 4vs4, recupero di 2’-3’ e poi 4 minuti di 15”:15” in linea, il tutto ripetuto per un numero variabile di volte in base al livello fisico della squadra, al momento dell’anno, alle variabili di contesto e secondo quanto ci suggerisce la scienza sulla dose efficace per ottenere un determinato risultato e obiettivo, in termini di adattamenti fisiologici all’allenamento.
Concludendo, secondo la mia opinione, in base agli strumenti a disposizione, al contesto e al momento della stagione, si può scegliere se preferire i lavori con la palla o a secco, sempre in un’ottica d’integrazione dei due mezzi d’allenamento. Infatti, è fondamentale il lavoro specifico, ma come in ogni sport, è importante anche dedicarsi all’allenamento non-specifico, utile al miglioramento della condizione fisica nelle sue diverse componenti, che si rifletterà sul miglioramento della performance fisica e tecnico-tattica in gara.

Il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti. (A. Sacchi)

Prof. Pasquale D’Antonio
Dottore Magistrale in Scienze e Tecniche dello Sport
Dottore in Scienze Motorie
Master di I livello in Teoria e tecniche della Preparazione Atletica nel Calcio
Preparatore Atletico Professionista FIGC abilitato
Preparatore Atletico di settore giovanile FIGC abilitato
CertifiedStrength and ConditioningSpecialist (CSCS NSCA certified)
Istruttore di Atletica Leggera FIDAL abilitato
Esperto di Preparazione Fisica per le attività di alto livello CONI
Preparatore atletico con esperienza nei professionisti (settore giovanile e prima squadra)
Contacts:
Mobile: +393450698779
E-mail: pasqualedantonio91@gmail.com
Pec: drpasqualedantonio@pec.it
BIBLIOGRAFIA

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• I. Sannicandro, G. Cofano. Small Sided Games. Evidenze scientifiche. Applicazioni pratiche. Edizioni Correre. 2015.
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