E’ fresco di rinnovo di contratto con il Levico Terme, società di serie D della provincia di Trento, dove Claudio Ferrarese, ha intrapreso la carriera da direttore sportivo. Per lui, che da calciatore ha vestito tante maglie gloriose, come quelle di Napoli, Torino, Salernitana su tutte, giocando anche in serie A, ora la terza stagione da dirigente nel club di serie D. Con due obiettivi chiari da provare a raggiungere: valorizzazione dei giovani, e salvezza.

Claudio, partiamo dalla stagione appena conclusa…

“Beh, stagione di grande sofferenza, però abbiamo compiuto un vero e proprio miracolo salvandoci ai playout contro il Tamai fuori casa, una società che faceva la D da tantissimi anni. Sapevamo che non era facile, ma invece ci siamo riusciti con una grande prestazione in trasferta. Abbiamo bissato la salvezza della scorsa stagione, arrivata in maniera diretta.

Quest’anno allora, proverete a mantenere la categoria senza lo spauracchio playout?

«Ci proveremo, ma non è mai facile. La serie D è sempre un campionato molto difficile, i valori spesso si equivalgono, e lasciarsi 6 squadre alle spalle in alcuni gironi non è per niente facile. Ma ovviamente è il nostro obiettivo confermare la serie D, magari evitando i playout, e puntando sui giovani, la nostra grande soddisfazione».

Già, puntate molto sui giovani?

«Assolutamente, anche perché pur essendo una società seria, di certo non possiamo sperperare milioni di euro, un’attenzione al budget ci vuole sempre. Ma la stagione scorsa, abbiamo mandato tre ragazzi che giocavano da noi tra i professionisti, quest’anno hanno giocato in serie C e in serie B, quindi penso che qualcosa di buono l’abbiamo fatto. Ora ho ricevuto la stima e la fiducia della società per un’altra stagione, già ci stiamo muovendo prendendo diversi ragazzi di prospettiva, due scuola Inter e scuola Juventus. Per me sarà un’altra annata molto importante, seguirò anche il corso di direttore sportivo, un’occasione ulteriore di crescita, di formazione, di confronto».

Chi sono i tre ragazzi che hanno assaporato il professionismo?

«Si tratta di Paolo Bastianello, che dopo essere stato da noi è andato a fare il terzo portiere a Brescia, conquistando la promozione in serie A e ricevendo diverse convocazioni. Poi c’è l’attaccante di proprietà del Pisa Thomas Alberti, che è stato in prestito alla Paganese e poi è tornato al Pisa, potrebbe anche rimanere lì quest’anno, infine c’è Costa, anche lui portiere. A breve firmerà per una squadra di serie C».

Chi sarà la squadra da battere la prossima stagione?

«Dipende ovviamente dalla composizione dei gironi. Se finiremo in quello B, dico Mantova, se invece andremo nel raggruppamento C, penso che l’Adriese stia componendo uno squadrone. Dopo l’anno scorso stanno continuando a investire, e penso che allestiranno una rosa per vincere a ogni costo il campionato e conquistare la promozione in serie C».

Tornando agli ultimi giorni, un passaggio sulle celebrazioni per il Centenario della Salernitana…

«Quattro giorni pazzeschi, sono ricordi bellissimi. Sono stati momenti davvero emozionanti, vedere tutta quella gente fa tornare indietro e pensare che qualcosa di buono si è fatto quando si giocava. Dopo l’ottima annata alla Salernitana peraltro, sono approdato al Cagliari in serie A, ulteriore testimonianza della buona stagione disputata all’Arechi, l’affetto della gente è stato travolgente. Dispiace tanto per Gregucci, lui mi ha allenato quando era a Salerno, non pensavo che una squadra del genere potesse rischiare la retrocessione».

foto tratta dal sito ufficiale del Levico Terme