Un sogno chiamato serie C. Ci è davvero vicino il Picerno, capolista solitaria del girone H di serie D, che dopo nel weekend ha aumentato il vantaggio sulle inseguitrici Cerignola e Taranto, rispettivamente a 9 e 10 punti. A 4 giornate dal termine del campionato, si tratta di un vantaggio da non gettare alle ortiche per i lucani, quantomai vicini alla promozione. Ne parliamo con Emmanuele Tedesco, 21enne attaccante brindisino, spesso decisivo a gara in corso e autore di ben 10 gol in campionato, che ci svela anche la sua passione per la musica trap.

Emanuele, un’altra vittoria che rappresenta un ulteriore passo verso la  promozione in C. Che momento è per voi?

«Beh sì, è stata una vittoria importantissima, anche considerando i passi falsi di Cerignola e Taranto, che ci hanno permesso di allungare in classifica. Ora dobbiamo solo continuare così, perché siamo stati perfetti fino ad ora e non dobbiamo perderci certo adesso…».

A 4 giornate dal termine del campionato, aspettate solo la matematica?

«Abbiamo fatto i calcoli, dobbiamo conquistare 4 punti. Domenica proveremo a vincere a Sorrento, abbiamo questa gara fuori casa che non sarà semplice. Ma preferiamo restare concentrati sui noi stessi, anche perché il destino è nelle nostre mani e vogliamo conquistare questi 4 punti senza pensare alle inseguitrici».

Hai raggiunto la doppia cifra, tornando a far bene a Picerno dopo l’annata sfortunata a Mezzolara?

«Sono onesto, per me è stata una stagione molto felice, anche perché non ho fatto tantissime presenze, ma ho già fatto dieci gol. Spesso ho trovato la rete quando subentravo, ho deciso diverse partite entrando dalla panchina, quindi sono veramente soddisfatto. Anche considerando che avevo avanti a me attaccanti come Esposito e Santaniello, due elementi di assoluto valore e più esperti di me. Sono stato bravo a farmi trovare pronto quando loro magari erano assenti, e a non far sentire la loro mancanza. Qui ho fatto già bene, anche due anni fa quando sono venuto ho realizzato 6 gol da under…»

A 21 anni qual è il tuo sogno?

«Inutile girarci attorno. Sogno il professionismo,  vorrei una chance per mettermi in gioco e per provare a dimostrare il mio valore. Non la vivo come un’ossessione, anzi con la massima serenità spero che mi venga data la possibilità di poter fare un salto di categoria e vedere che succede…». 

In caso di promozione ti piacerebbe assaporare la Lega Pro anche a Picerno?

«Beh, certo anche qui sarebbe bellissimo, specie dopo questa annata. Vedremo, io proverò a giocare in C, farlo qui avrebbe un gran sapore. In ogni caso i discorsi sono rinviati alla fine del campionato, con la società, che detiene il mio cartellino, decideremo il da farsi».

Per quanto riguarda il settore giovanile invece? Che percorso è stato nelle fila del Carpi?

«Onestamente non è stata facile, anche perché sono andato via da casa che ero un ragazzino. Per me non sono stati due anni particolarmente fortunati, ho giocato poco ma io ero convinto di poter dire la mia, soprattutto nel calcio dei grandi. Non vedevo l’ora di avere una chance al di fuori del settore giovanile, per mostrare di che pasta ero fatto».

Prima hai citato Santaniello ed Esposito, due attaccanti che in questa categoria dettano legge. Ti affidi anche ai loro consigli?

«Sì, assolutamente, io cerco di rubare il più possibile, di prendere tutte le cose positive dai miei compagni più esperti. Sono sempre pronto ad ascoltarli, perché ho l’obiettivo ogni giorno di migliorarmi. Mi rendo conto che ho avanti gente come Santaniello, Esposito, attaccanti fortissimi dai quali ho solo da imparare».

Quali sono i tuoi pregi e dove pensi di poter migliorare?

«Il mio punto di forza è sicuramente il fatto che io viva per il gol, cerco il gol a ogni costo. Per quanto riguarda i miglioramenti sono consapevole di dover fare una crescita importante, generale. C’è un aspetto però sul quale il mister (Giacomarro, ndr), mi sta aiutando tantissimo, l’aspetto tattico. Penso di essere già cresciuto tanto durante la stagione, prima non ero così bravo sotto questo aspetto, ma grazie al lavoro con il mister ho fatto passi in avanti importantissimi».

Negli ultimi mesi si è parlato di te per il tuo pezzo trap “Scarpette”, lanciato con lo pseudonimo di Santo Nueve…

«Sì, la musica è la mia grande passione oltre al calcio. Il pezzo ha avuto molto successo, anche se abbiamo iniziato per divertimento con gli amici, ma siamo consapevoli di aver fatto un buon lavoro, un domani chissà che non sfonderemo con la musica. La viviamo senza stress, ma stiamo già preparando il video di una seconda canzone che uscirà presto, perché Scarpette è piaciuta molto. Racconta un periodo buio della mia vita, dove avevo perso la voglia di giocare soprattutto per via delle mille difficoltà vissute nel mondo del calcio. Che ho superato solo mettendo il cuore dentro a quelle scarpette».

 

foto tratta da gianlucadimarzio.com