Articolo di Gennaro Bruno, Allenatore Uefa B

La trentesima giornata di serie A si gioca nel terzo turno infrasettimanale stagionale che vede la Juventus allungare a +18 sul Napoli perdente a Empoli. Azzurri scarichi e privi di idee devono inchinarsi a un Empoli molto ben organizzato che quando può esprime un possesso verticale arrivando alla conclusione con pochi ma veloci passaggi fa male al centrocampo e alla difesa di Ancelotti. Vittoria meritata per gli uomini di Andreazzoli che conquistano tre punti fondamentali per la salvezza.

GLI SCHIERAMENTI

L’Empoli si schiera in campo con un 1-3-5-2,  in cabina di regia c’è Bennacer e in attacco le punte sono Farias e Caputo, unico giocatore di movimento in serie A ad aver giocato tutti i minuti.



Il Napoli si presenta sulla carta con un 1-4-4-1-1, ma che in realtà è un 1-4-2-3-1, con Younes piu’ stretto come esterno sinistro, Callejon piu’ largo a destra e Ounas a sostegno di Milik. In difesa insieme a Koulibaly gioca Luperto.

LA PARTITA

Il Napoli tiene il pallino del gioco con il possesso palla ma mai rendendosi concretamente pericoloso.

L’Empoli invece è ordinato con 5 difensori pronti a ripartire in maniera molto veloce. Più passano i minuti e maggiore è la consapevolezza dei propri mezzi per l’Empoli che prende coraggio alzando il baricentro con i suoi esterni.  Di Lorenzo e Pajac molto alti costringono Younes e Callejon ad abbassarsi.

L’Empoli approfitta di Callejon troppo stretto lasciando ampiezza per Pajac. Da notare i movimenti magistrali di Caputo e Farias. L’attaccante italiano sulla verticalizzazione di Krunic viene sul corto, Farias sul lungo pronto a fare da sponda a Di Lorenzo tutto solo sull’esterno sinistro.

Spazio creato – Doppia opzione per Pajac che sceglie di servire sul lungo Farias. Serve un miracolo di Koulibaly per salvare il gol. Spazio creato anche da Caputo tutto solo sul corto dietro Farias.

L’errore sta nel posizionamento di Callejon troppo stretto che perde il contatto visivo con Pajac, largo e tutto solo senza pressione dall’inizio dell’azione. A questo punto è troppo facile per l’esterno Croato crossare senza pressione.

Al 27’ l’Empoli passa in vantaggio.  Dopo un recupero palla di Allan, c’è il rinvio corto e centrale con il destro da parte di Meret. Palla riconquistata a centrocampo da Bennacer che senza pressione arriva fino all’area di rigore servendo Farias. L’attaccante brasiliano beffa Meret con un tiro deviato da Zielinski e porta in vantaggio l’Empoli.

Il portiere azzurro, uno dei prospetti migliori del calcio Italiano, è un mancino naturale ma ha ancora grosse difficoltà a giocare con entrambi i piedi, un handicap importante per un portiere nel calcio moderno.

Il confronto con gli altri 2 giovani portieri azzurri fa capire tutte le difficoltà dell’estremo difensore Partenopeo a giocare la sfera con i piedi.

Cragno ha una percentuale molto alta di lanci accurati, cosi come Donnarumma che superano abbondantemente il 75% di efficacia. Meret con il 47.5% non supera nemmeno la metà dei lanci accurati che effettua.  Il gol è scaturito da un rinvio corto e in zona centrale, cosa che non può capitare a questi livelli.

Dopo l’ 1 a 0 il Napoli prova subito a pareggiare. Al 36’ un’ azione classica degli uomini di Ancelotti. Dopo un giro palla in fase difensiva, la sfera arriva nella zona sinistra. Sovrapposizioni costanti tra terzino ed esterno d’attacco costringono la mezzala destra avversaria ad allargarsi.  Zielinski va uomo contro uomo su Bennacer, play avversario, e con questa strategia si crea uno spazio in zona rifinitura prontamente sfruttato dalle punte che si staccano dai difensori avversari.

Ottimo cross di Mario Rui per Ounas che sfrutta il velo di Milik. Errore di Maietta che a inizio azione si stacca troppo dalla marcatura concedendo tanto spazio alle punte, libere di dialogare senza pressioni. La palla è alta ma il Napoli è vicino al pareggio.

Nonostante tutto è invece l’Empoli ad andare vicino al raddoppio. Azione costruita dal portiere con un possesso verticale basato su rotazioni delle catene e attacco alla profondità. Con 6 passaggi l’Empoli è arrivata alla conclusione con Caputo che vede negarsi il raddoppio da un super Meret.

Interessante valutare la dislocazione sul fondo degli uomini di Andreazzoli. Silvestre e Veseli si aprono in ampiezza per favorire l’impostazione di Bennacer (3 vs 2 contro le punte del Napoli). A sorprendere è il posizionamento di Maietta, difensore centrale dx, che funge quasi da mezzala dx.

Ricevuta palla, Bennacer la porta in avanti con le prime veloci rotazioni a creare superiorità, Maietta si stacca per dare sostegno e Traorè si butta in fascia per creare l’appoggio verticale. Un rombo che consente di avere un 4 vs 3 per uscire in zona laterale con Di Lorenzo e Traorè.

Farias attacca la profondità e riceve da Traorè. Con 4 passaggi l’Empoli taglia fuori 7 giocatori del Napoli.

Caputo. servito da Farias. si vede negare il 2 a 0 da un super Meret.

Il monopolio del gioco da parte dei toscani si spessa a fine primo tempo con il Napoli che agguanta il pareggio.

Da rimessa laterale in zona destra la palla arriva a Zielinski. Inspiegabilmente Brighi indietreggia invece di andare a pressare forte il polacco. Sul centrocampista partenopeo cerca di rimediare Bennacer che troppo distante non fa in tempo ad andare in contrasto su Zielinski che conclude di potenza e sigla il pareggio.

Il secondo tempo  vede un Napoli molto disattendo soprattutto in impostazione. Il 2 a 1 nasce da un sviluppo da corner. Di Lorenzo sovrasta Allan e porta i suoi in vantaggio. Mr. Ancelotti inserisce Mertens ma l’Empoli è pericoloso nelle ripartenze con le due punte velocissime che attaccano la profondità e Traorè che funge da “ finto “ trequarti andando a giocare tra le linee nella fase offensiva.

Il Match del Castellani risulta divertente ma scivola via sul 2-1 con un Empoli ricco di idee e un Napoli un po’ stanco mentalmente a cedere il passo.