Una settimana fa con un suo gol ha riacceso la luce in casa Vis Pesaro dopo un lungo periodo di buio. E per farlo ha scelto una partita per nulla banale: il derby contro il Fano. Domani a Teramo Mattia Gennari, che di ruolo fa il difensore e non il bomber, cercherà di trascinare i suoi verso la salvezza. Per poi tentare il colpaccio playoff, distanti solo 4 punti, ma ancora più vicini se il Monza dovesse vincere la Coppa Italia. Ai nostri microfoni il centrale biancorosso ha stilato la classifica degli obiettivi da raggiungere in questo finale di stagione, senza tralasciare il suo personalissimo sogno…

Nel derby contro il Fano è stata proprio un tua rete a consegnare i tre punti alla Vis Pesaro. Una vittoria fondamentale dopo 12 gare senza successo.

”E’ stata un’emozione unica segnare un gol decisivo nel derby e regalare alla gente una vittoria storica che mancava da 20 anni. Un motivo d’orgoglio per me e la mia famiglia. In più questa rete è stata utile a conquistare 3 punti d’oro dopo un periodo negativo dal punto di vista dei risultati. Anche se le prestazioni non sono mai mancate, spesso infatti abbiamo perso o pareggiato partite nelle quali avremmo meritato di più. Per noi questa era una gara decisiva che abbiamo preparato lavorando sodo tutta la settimana e cercando soprattutto di restare uniti. Fortunatamente siamo riusciti ad ottenere questa vittoria grazie alla quale ci siamo avvicinati ulteriormente all’obiettivo salvezza. Anche se la classifica è talmente corta che basta poco per rientrare in zona playoff”.

Zona playoff distante solo 4 punti…

“L’obiettivo primario resta la matematica salvezza che speriamo di raggiungere domani a Teramo. Poi è chiaro che un pensiero ai playoff lo facciamo soprattutto nel caso in cui il Monza dovesse vincere la Coppa Italia. A quel punto, infatti, anche l’undicesima, che attualmente ha i nostri stessi punti, accederebbe agli spareggi promozione. Un motivo in più per far bene in queste ultime 3 partite da vivere intensamente”.

Infortuni e squalifiche a parte, sei sempre sceso in campo in questa stagione. Ti aspettavi di essere un punto fermo della squadra?

“Puntavano molto su di me così come su altri giocatori. Spero di aver ripagato la loro fiducia con le prestazioni e i 3 gol stagionali che ho realizzato che per un difensore è un buon bottino. Inoltre siamo la miglior difesa del girone, un primato molto importante che ci teniamo a mantenere. Personalmente sono soddisfatto della stagione disputata e spero di raggiungere tutti i traguardi prefissati”.

Dopo una carriera trascorso tra serie C2 e D due anni fa arriva finalmente la chiamata dalla terza serie…

“Vero. Due anni fa una volta conclusa la mia stagione qui a Pesaro in serie D ricevetti la proposta della Fermana in C. E’ stata un’annata molto positiva, siamo riusciti a conquistare la salvezza un mese prima della fine del campionato. Tra l’altro fui proprio io a segnare il gol salvezza contro il Padova. Ad essere sincero ho sempre creduto di poter arrivare a giocare in questa categoria. E’ normale che ognuno di noi punti sempre ad alzare l’asticella e a far sempre meglio col duro lavoro. Io sono molto testardo e faccio di tutto per cercare di realizzare i miei sogni”.

Per te questa è la seconda esperienza qui a Pesaro, sei legato in maniera particolare a questa città?

“Assolutamente sì. Io e la mia famiglia ci siamo trovati sempre molto bene a Pesaro. Infatti ad inizio stagione ho rifiutato anche l’offerta della Pro Vercelli scegliendo di ritornare  di nuovo qui. Conoscevo bene l’ambiente e la serietà di questa società, fattori che hanno inciso in maniera decisiva sulla mia decisione. E credo di aver fatto la scelta giusta. Poi avevo dei ricordi positivi legati alla stagione in serie D dove feci molto bene e al termine della quale fui eletto miglior difensore dei 9 gironi”.

Qual è il tuo pensiero riguardo la decisione del presidente Ghirelli di abolire la limitazione del numero di giocatori “over” nelle squadre di serie C?

“Credo sia arrivata tardi questa decisione. Se un giocatore merita deve giocare e basta, indipendentemente dagli obblighi delle società. Questo è un bene anche per molti giovani che venivano illusi da alcune società che li facevano giocare solo per intascare i contributi dai club di appartenenza. In altri campionati i ragazzini giocano perché sono bravi”.

In conclusione, quali sono i tuoi sogni da realizzare?

“Il mio sogno è di giocare in serie B, sarebbe una grande soddisfazione per me e la mia famiglia. Io continuerò a crederci ed ad allenarmi al massimo, poi si vedrà”.